Amianto nelle scuole: i numeri della strage

“Sono 63 le persone decedute per mesotelioma, il terribile tumore maligno causato dall’amianto nell’ambito professionale dell’istruzione tra il 1992 e il 2012, lo 0,4% delle esposizioni da amianto documentate.
Un numero abnorme per un ambito professionale che teoricamente non dovrebbe essere “a rischio”. L’analisi è relativa al rapporto 2015 del Registro nazionale Mesoteliomi.
“Il Governo il 19 maggio durante la discussione del DDL “buona scuola” dette parere contrario alla Camera all’emendamento del Movimento 5 Stelle che intendeva destinare risorse per la bonifica dell’amianto nelle scuole – sottolinea Alberto Zolezzi, firmatario dell’emendamento – Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) sono almeno 2.400 le scuole italiane infarcite di amianto; in alcune, come l’Istituto “Leonardo Da Vinci” di Firenze durante il mandato da Sindaco dell’attuale capo del Governo erano esposti anche cartelli che invitavano a camminare con leggerezza per non sollevare le fibre di amianto presenti sotto al pavimento”. “Secondo il rapporto 2015 del Registro Nazionale sono 63 le persone decedute nell’ambito professionale dell’istruzione nel periodo fra il 1992 e il 2012, lo 0,4% delle esposizioni ad amianto documentate; lo stesso rapporto indica che per ogni mesotelioma c’è almeno un tumore polmonare da amianto, suggerendo che oltre 120 persone siano decedute nel settore dell’istruzione per tumori da amianto dal 1992 al 2012. E deve essere rilevato che non tutti i casi sono rilevati dal RENAM (Registro nazionale mesoteliomi) per un numero imprecisato di diagnosi mai eseguite”.
“Il RENAM va potenziato, altro che indebolito come sta avvenendo – sottolinea Zolezzi – Questo dimostra come il rischio non sia trascurabile e che è inaccettabile che il Governo non si faccia carico della bonifica per tutti gli edifici pubblici ma in primis per le scuole, dove gli studenti sono più a rischio per la prolungata latenza delle patologie asbesto correlate”. L’8-10% dei casi, per i quali sono state ricostruite le modalità pregresse di esposizione, è dato da individui esposti per motivi ambientali (residenza) o per motivi familiari (convivenza con familiari professionalmente esposti) ed è necessario che il Governo dia seguito al più presto agli impegni assunti con la risoluzione 8-00111 approvata in Commissione ambiente alla Camera il 20 maggio 2015 e votata all’unanimità (primo firmatario Zolezzi per il Movimento 5 Stelle) in cui si indica un planning di bonifica, smaltimento e ricerca. Oggi si chiede la fiducia a un Governo assassino di democrazia, uccidere la scuola vuol dire privare una Nazione di futuro”.
M5s Camera