Pagare i debiti de l’Unità con gli immobili del Pd si può!

“1994: l’Unità spa, il giornale del PDS, oggi PD, va in liquidazione. Dal 1998 al 2000 iniziano ad indebitarsi sempre di più. Nonostante tutto ricevevano fondi e andavano in debito per più di 5 milioni di euro. Cosa accade? Accade che Report, durante una sua inchiesta giornalistica, tira fuori un documento che fa parte dei documenti contabili del 2002 dei DS, quindi un documento assolutamente ufficiale, nel quale c’era scritta questa frase: “Si richiede un intervento politico per trasferire il debito del partito allo Stato“!
Quindi queste persone chiedevano un intervento alla politica per non pagare i propri debiti! I debiti accumulati con che cosa? Con la pubblicità al partito, perché l’Unità lo sapete bene che fa solo ed esclusivamente pubblicità alla sinistra. Ve la ricordate la prima pagina dell’Unità “Grillo contro i terremotati” disinformazione pura. Ecco, facevano debiti su debiti e poi Report va a intervistare Sposetti, perché ad oggi si scopre che questo debito non è più in capo al PDS, poi DS, poi Partito Democratico, ma bensì lo sapete in capo a chi è? Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quindi in capo a voi, in capo a noi, in capo a tutti i cittadini italiani. Perché? Perché questi furbetti, e Sposetti -con una faccia tosta, vi consiglio di vedere il servizio “Paga Pantalone” di Report-, a un certo punto dice: “Eh, ma la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha dato le garanzie, se lei dà la garanzie a Sposetti e poi Sposetti non paga, lo sa che vengono a cercare lei!“. La questione morale dentro questo partito non esiste. Le banche chiedono alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: “Perché non aggredite i beni immobili del partito?” Hanno preso i beni immobili del partito che valgono quasi 500 milioni di euro, hanno costruito delle società ad hoc – rispettando la legge! Perché esistono delle norme che permettevano di fare questa azione! – hanno trasferito questi immobili in capo a una fondazione, poi a una società immobiliare, e oggi la Presidenza del Consiglio nonostante il partito abbia degli immobili stornati ad altre società non li può aggredire.
E in più la storia si infittisce ancora. Perché ad un certo punto Bersani, con l’Unità in crisi, chiamo un certo imprenditore, Maurizio Mian, che a quanto pare ha milioni e milioni di euro derivanti da uno scudo fiscale, e gli chiede un aiuto facendolo diventare socio di maggioranza nell’Unità, versando 9 milioni di euro. Questa persona aveva la società alle Bahamas, non dico niente, e nella telefonata diceMandami qualcuno qua, Bersani” altra cosa molto strana. In più chiedeva uno spazio televisivo, in cambio di questo suo versamento, all’interno delle reti pubbliche. A tutt’oggi né Bersani né Orfini hanno smentito questa notizia. Dov’è finita la questione morale?” M5S Camera