Evasione fiscale: omertà europea

“Abbiamo guardato negli occhi la vera faccia dell’Europa in Commissione TAXE. Un’esperienza disgustosa. “Chiedete ai vostri Ministri” è stata solo una delle assurde risposte di Wolfgang Nolz, presidente del “Gruppo Codice di condotta (Tassazione delle imprese)”: un organo del Consiglio creato per valutare, denunciare ed eventualmente abolire le misure fiscali attinenti al codice di condotta in materia di tassazione delle imprese. In altri termini, quell’organo che da vent’anni si sarebbe dovuto accorgere del sistema criminale con il quale le multinazionali parcheggiano la loro liquidità nei paradisi fiscali dell’Unione Europea. Quell’organo la cui miopia ha creato e continua a creare differenze mostruose tra le tassazioni di quella che dovrebbe essere una comunità solidale (l’Europa). Quell’organo la cui omertà mette in crisi i sistemi economici d’interi Paesi, come l’Italia, in nome di un non ben precisato “patto di riservatezza”. Quell’organo la cui superficialità potrebbe decretare la morte di milioni di aziende colpevoli solo d’essere fedeli alle leggi della loro nazione. Nel corso dell’audizione della Commissione TAXE (che, ricordiamo, è la Commissione speciale voluta dal M5S a seguito degli scandali #LuxLeaks e #TaxRuling) l’atteggiamento di Wolfgang Nolz è stato sconcertante. L’imbarazzante linguaggio non verbale, le movenze “spaparanzate” e, soprattutto, la superficialità delle argomentazioni sono la faccia deforme di questa Europa voluta da S&D (Partito Democratico), PPE (Forza Italia e NCD), ALDE ed ECR. Nella sua omertà c’è il completamento di un colossale piano lobbistico e antidemocratico voluto da Jean-Claude Juncker (caldeggiato dai gruppi politici di cui sopra), ex Primo Ministro del paradiso fiscale lussemburghese oggi a capo di una delle più importanti istituzioni del mondo, la Commissione Europea”.
M5s Europa