Il castello di carte

da www.matteochiti.it

“Un Paese senza patto sociale funzionante,
senza riferimenti, senza certezza del diritto,
senza progetto, senza strategie nazionali,
senza fiducia reciproca fra Stato e cittadini……….. vorrebbe progredire!
Il sistema Italia: è come un castello di carte, tante carte.
Ad ogni carta corrisponde un piccolo potere, non necessariamente legale. Fin quando fra tanti clan, cordate, cricche, c’era un equilibrio, raggiunto con accordi ottenuti dopo lunghe – talora nascoste – trattative, sembrava quasi che il sistema potesse stare in piedi.
Ora ci accogiamo che era un ‘impressione falsa. Infatti il castello di carte sta venendo giù, con gran disastro, polveroni e paure di piccoli e grandi padrini. A nessuno sembra venir in mente una cosa ovvia : che un castello di carte può stare in piedi solo a queste condizioni:
a) struttura basata su regole rispettate
b) capacità professionale (cioé affidabilità) di piccoli e grandi VIPs che gestiscono i pezzi del potere
c) esistenza di Valori positivi.
Entro 3/4 anni vedremo il sistema di carte crollare con fragore! Il Terzo Mondo ne raccoglierà i cocci. Perché? Perché nessuno cerca di combattere il degrado, nel Paese senza i nervi, la schiena e le capacità di una Nazione, orgogliosa di sé e capace di gestione virtuosa : senza la motivazione di un popolo che avesse fondato una NAZIONE UNITA (con tutti i pilastri necessari, fra cui la selezione dell’eccellenza), allo scopo di avere un futuro di progresso, sicurezza, equilibrio.
La Società Italiana: la finta unità di un popolo che non è stato mai unito (se non come territorio), e pensa di poter dimostrare che un popolo di “pecore anarchiche” (Prezzolini dixit) possa evitare disastro.” Ulrico Reali