Caos 730: 10 milioni di contribuenti pagheranno di più

“Nonostante le promesse fatte nei mesi scorsi da autorevoli esponenti del Governo, per la stragrande maggioranza dei contribuenti italiani il modello 730 costerà di più rispetto all’anno scorso. Un’operazione che, secondo l’Agenzia delle Entrate, interesserà oltre 14.300.000 modelli, pari al 71,5% su un totale nazionale di quasi 20.000.000 di modelli precompilati. A nostro avviso, almeno i 2/3 dei contribuenti, pari in termini assoluti a circa 10 milioni, saranno costretti a ricorrere ad un intermediario fiscale. Gli oltre 14 milioni di contribuenti che dovranno fare l’integrazione per avere la possibilità di detrarre le spese mediche e altri oneri diversi dagli interessi passivi, premi assicurativi e contributi previdenziali, avranno due possibilità:
1) procedere autonomamente;
2) richiedere la consulenza di un Caf o di un commercialista.
Data la complessità dell’operazione, sarà molto difficile che un pensionato o una persona con poca dimestichezza con il computer opti per la prima possibilità: nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, ricorrerà ad un Caf o ad un professionista. Da quest’anno la compilazione dei modelli 730 fa scattare nei confronti dell’intermediario una responsabilità, in caso di errore, non solo delle sanzioni e degli interessi, come succedeva fino allo scorso anno, ma anche della relativa imposta, a prescindere che l’elaborazione del modello sia fatta in forma da compilare o precompilata. La novita’ molto gravosa per i Caf e i professionisti sta proprio in questo: fino allo scorso anno in caso di errore il contribuente rispondeva della imposta e l’intermediario delle sanzioni; da quest’anno, invece, l’intermediario risponde anche dell’imposta, pur essendo una voce personale del contribuente. I Caf, a seconda della complessità, stanno facendo pagare l’elaborazione dei modelli cosiddetti “precompilati” che, fino all’anno scorso, erano gratuiti. Una vera beffa: nonostante le promesse fatte nei mesi scorsi, la stragrande maggioranza dei contribuenti che dovranno modificare il precompilato sarà chiamata a pagare di più. E’ vero, come ricordavamo più sopra, che il contribuente può, in possesso di un pin, modificare autonomamente la dichiarazione precompilata; tuttavia, deve addossarsi la responsabilità, le sanzioni e, ovviamente, deve avere un minimo di conoscenza informatica e fiscale che, purtroppo, non è una competenza molto diffusa tra gli italiani.” CGIA di Mestre