Cacciato da Confindustria per un post su facebook pro M5S

“Siamo sconcertati da quello che è successo a Marco Baldovin, attivista per un periodo del M5S (ma mai candidato) e da un mese presidente sella sezione piccoli industriali di Confindustria.
Ci racconta di esser stato costretto a presentare le dimissioni da questo ruolo dopo aver condiviso un post relativo al microcredito alle piccole imprese. Secondo Confindustria, anche un messaggio su Facebook quindi è assimilabile ad attività politica. Gli sono state imposte le dimissioni e siccome non è persona da dedicarsi alle poltrone, ha preso la porta. Si era proposto di dedicare quattro anni, gratuitamente, alle piccole imprese bellunesi. Aldilà del fatto che bisogna essere dei pazzi per allontanare una persona del genere, che con esperienza e serietà è disposta a dedicarsi in modo gratuito al supporto per le piccole imprese, la cosa più grave e inaccettabile è questa politica marcia che invade settori che dovrebbero rimanere indipendenti e lontani dai giochi di palazzo. Questa è la prova che diamo fastidio, quindi invito tutti ad aiutarci, a partecipare alla nostra attività in prima persona, a riprendersi i diritti che questa malapolitica ci ha rubato. Se saremo tanti e uniti, non potranno più isolare il singolo come è successo nel caso di Marco Baldovin. Perchè quello che è successo è vergognoso! In questo Paese pare sia diventato un problema quando a rivestire certe cariche sono persone pulite ed oneste come Baldovin. Una persona seria e competente, di 53 anni, una laurea in scienze forestali e co-amministratore di un’azienda attiva da quasi mezzo secolo, viene allontanata da un ruolo che riguarda la piccola impresa, perchè esprime un parere positivo sul nostro fondo per il microcredito alle aziende. Sembra una barzelletta ma purtroppo non lo è!” Jacopo Berti Candidato Presidente M5S Regione Veneto e Federico D’Incà portavoce M5S in Parlamento