La morte della piccola impresa italiana

Le PMI sono il cuore pulsante del Paese, devono essere protette. Il M5S porta avanti il “Pmi Tour” in tutta Italia. Il primo scopo è raccogliere il punto di vista delle piccole e medie imprese, raccontando al contempo le nostre proposte e iniziative finalizzate a un alleggerimento fiscale e a una semplificazione delle regole e della burocrazia per chi crea ricchezza
“I fallimenti hanno raggiunto livelli mai visti e nella provincia da cui provengo, Monza e Brianza e nelle altre zone d’Italia non penso si sia messi meglio. Dopo aver saputo dell’iniziativa dei Drappi bianchi – la scelta di alcuni piccoli artigiani di esporre fuori dalle aziende un tessuto bianco listato a lutto, per significare la morte della piccola industria italiana – ho cercato di capire se ci fossero dati ufficiali in merito. L’Ufficio studi della “Camera di Commercio di Monza e Brianza” ci ha fornito il numero di fallimenti nella provincia a cui ovviamente vanno aggiunte le chiusure.
2008: 115 aziende chiuse per fallimento;
2011: 221
2012: 189
2014: 225 (e i dati arrivano fino a Novembre)
Sono numeri che rappresentano come nient’altro una cosa chiara: questa crisi finaziaria e produttiva non è finita. Vorrei sentire il governo parlare di produzione e del perchè le aziende chiudono e falliscono in una continua escalation. Di riconversione, di tassazione eccessiva verso le imprese, di deburocratizzazione, di rilancio REALE delle nostra produzione. Invece si parla solo di Jobs act e di abbassamento degli stipendi dei lavoratori per poter concedere alle grandi lobby internazionali di venire sul nostro territorio, devastarlo, e sfruttarne la manodopera!” Davide Tripiedi