Arrivano i Grandi Elettori, primo Rollandin

Primo delegato regionale che farà parte dei grandi elettori per il Quirinale: si tratta del presidente della Valle d’Aosta Augusto Rollandin.
Credenziali: È stato condannato nel 1994 in via definitiva dalla Cassazione a 16 mesi di reclusione ed all’interdizione dai pubblici uffici per abuso d’ufficio per favoreggiamenti in appalti. Nonostante questo provvedimento giudiziario ed il fatto che diversi esponenti del suo stesso movimento lo contestino apertamente, nel 1998 riesce ancora a costruire intorno a sé un consenso tale da imporre una sua candidatura. Viene eletto ed immediatamente dichiarato decaduto.
Successivamente, nonostante la condanna, nel maggio 2001 si candida al Senato e viene eletto (l’interdizione dai pubblici uffici non si applica al Parlamento)[Com’è possibile che sia stato eletto se l’interdizione dai pubblici uffici si applica, per legge, anche al Parlamento?]
In seguito è stato riabilitato dai magistrati per quella condanna, ossia si sono estinte le pene accessorie della condanna, tra le quali l’interdizione dai pubblici uffici (che causa l’ineleggibilità a consigliere regionale).
Nel 2008 dà la sua disponibilità a candidarsi nuovamente a consigliere regionale, dimettendosi dall’incarico di presidente della CVA, incarico incompatibile con questa candidatura.[senza fonte]
Questa riabilitazione, un provvedimento giudiziario dovuto per legge che Augusto Rollandin considera anche una sorta di riabilitazione morale, costituisce un fatto nuovo che, a parere di Rollandin, impedirebbe a chiunque all’interno del movimento di impugnare la questione morale per contestare la sua candidatura, visto che le sue numerose candidature precedenti non erano state contestate da nessuno all’interno dell’Union Valdotaine, nonostante fossero successive alla citata condanna.
Il 17 giugno 2013 riceve un avviso di garanzia con relativa conclusione delle indagini preliminari, riguardante un filone dell’inchiesta sulla realizzazione del nuovo parcheggio pluripiano dell’ospedale Umberto Parini, nel quale sono coinvolti anche Luigi Giunti e Giuseppe Tropiano, il quale risulta già coinvolto in estorsioni legate al mondo della ‘ndrangheta.
Il 26 luglio 2013 riceve dalla Procura della Repubblica di Aosta il rinvio a giudizio per i fatti legati al filone di inchiesta sulla realizzazione del parcheggio dell’ospedale regionale di Aosta. Nel tempo trascorso dall’avviso di garanzia al rinvio a giudizio sceglie di non inviare alcuna memoria difensiva alla procura. Lo stesso giorno della notizia del rinvio a giudizio, viene tenuta una festa in suo onore denominata “GusteFest“, a cui partecipano un migliaio di suoi sostenitori, suoi ospiti a cena in un capannone a Brusson.