Un sogno per volare

particolare di “Volare” di Chagall
“Il potere lo sa benissimo che può piegare l’energia fisica di ognuno o può comprare la volontà dei venali o manipolare le idee dei deboli o confondere le conoscenze degli ignari, ma non potrà mai piegare la convinzione di un uomo sicuro di muoversi per il bene di tutti. L’arma più forte che abbiamo è il nostro ideale. Ma questo ideale non sta in uno statuto,in un libro di leggi,in un codice o nel programma di chicchessia. Un ideale è un sogno che cammina. E’ un sogno collettivo e partecipato,che migliora giorno per giorno, in cui ognuno è fondamentale e fa parte di un universo, che si trasforma e innova e non dipende più da uno e meno da un altro, ma ha bisogno dell’amore di tutti e della volontà di ognuno per crescere ogni giorno in qualità e quantità. Ha bisogno della solidarietà e dell’unione degli intenti, del disinteresse personale nelle mete, e di una idea forte di miglioramento sociale che non richiede capi privilegiati o capitali investiti o collusioni letali ma purezza di cuore e volontà che non cede. Questo sogno di tutti ci trascende e migliora,è grato a chi si assume più compiti o si espone in prima persona,e ha bisogno di guide e personalità capaci, ma non crea miti o duci, perché sa che è passato il tempo degli eroi singoli ed è arrivato quello dei movimenti consapevoli. E lo sanno anche loro,che è facile attaccare una persona ma è impossibile fermare un popolo in cammino. Per questo sta nelle cose che la lotta sarà lunga e difficile,e avrà i suoi momenti di caduta,e conoscerà delusione e stanchezza. Ma se il nemico sembra troppo potente ricordiamo sempre che non è mai esistita nella storia una potenza apparentemente invincibile che non sia caduta e spesso proprio quando sembrava più forte. Nessuno è mai restato al potere quando si allargava il movimento di popolo che gli era contro. E ricordiamo che nulla ha mai vinto come un ideale in cammino. E, se questo ideale sarà veramente universale, non lo combatteremo solo per noi ma per tutti.” viviana vivarelli