Luxleaks e i soldi del duo del buco Berlusconi-De Benedetti

“I padrini ordinano, i picciotti eseguono. I deputati europei di Forza Italia e Partito Democratico hanno salvato Juncker dalla mozione di censura che il Movimento 5 Stelle ha presentato al Parlamento europeo. Le motivazioni adesso sono note a tutti grazie alle nuove rivelazioni dell’inchiesta giornalistica dell’International Consortium of Investigative Journalism (ICIJ). Fra le oltre trecento multinazionali, che hanno ottenuto aliquote di favore dal governo lussemburghese di Juncker per non pagare le tasse nel loro Paese d’origine, ce ne sono due che con la politica hanno fatto grandi affari: la Fininvest di Berlusconi e la Cir di De Benedetti. Due acerrimi nemici, uniti nell’utilizzare il Granducato come cassaforte. Leggendo i nuovi documenti dell’ICIJ si scopre che nel 2010 la holding della famiglia Berlusconi ha concordato con il Lussemburgo un’operazione finanziaria da 130 milioni di euro. Analogo metodo, ma per importi minori, è stato usato dalla Cir di De Benedetti. Berlusconi e l’uomo tessera numero 1 del Pd hanno salvato le loro aziende grazie a leggi complici, approvate da una classe politica sottomessa. Dal decreto di Craxi del 6 dicembre 1984 (noto come decreto Berlusconi-Agnes), passando dalla legge Gasparri al “salva De Benedetti” di Renzi, che due mesi fa con soldi pubblici ha evitato il fallimento della società dell’Ingegnere Sorgenia. Dagli europarlamentari di Forza Italia e Pd non si poteva aspettare che una difesa d’ufficio dell’uomo che in passato ha fatto favori “fiscali” ai loro capi. E Juncker ringrazia”.
M5S Europa