Prove generali di dittatura

Le proteste del M5S contro lo SfasciaItalia in Senato
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L’Italia è una repubblica parlamentare, ma il Parlamento italiano è esautorato, non serve più a nulla. Decide solo il governo con decreti legge imposti con la “fiducia”. Ieri è stata la 25esima sul decreto SfasciaItalia. 12 volte alla Camera e 13 al Senato, con una media di 3 fiducie al mese. Nessuno è riuscito, in così poco tempo, a fare di meglio: 27 voti di fiducia con il governo Prodi (dal 2006 al 2008 una media di 1,1 fiducie al mese), 53 con il governo Berlusconi (dal 2008 al 2011 con una media di 1,2 al mese), 51 con il Governo Monti (dal 2011 al 2013 con una media di 3 al mese), 10 con il Governo Letta (2013 – 2014 con una media di 0,9 al mese). Ieri ci sono state le prove generali di dittatura.
“Lo Sblocca Italia è un decreto omnibus (incostituzionale) sul quale è stata posta la 25esima fiducia (abuso che viola la Costituzione). Ci siamo opposti con i nostri interventi entrando nel merito dello scempio che faranno con lo “Sfascia Italia“,  cementificazione del territorio, trivellazioni, inceneritori. Acqua Privatizzata, Trivellazioni, False Bonifiche, Malagestione del Territorio, Fonti Fossili, Grandi Opere Inutili e Azzardate
È vero ci siamo opposti con le mani sporche di petrolio ed alzandole in alto.
Li ho visti sfilare uno ad uno votando “si” a quel maledetto decreto, con gli occhi bassi e lo sguardo dimesso.
Solo qualcuno ha alzato gli occhi e mi ha ha rivolto parole del tipo:
tu hai le mani sporche, io no!”
fascista!
non sai cos’ è la democrazia“.
Alla fine il “prestanome” di Grasso, tale Calderoli, sìsempre lui, quello del Porcellum (incostituzionale), ha richiamato prima l’art. 289 del Codice penale con il quale si rischia una condanna fino a 10 anni e dopo ha deferito 9 di noi per i provvedimenti all’ufficio di presidenza!
Questi mezzi uomini e mezze donne presto dovranno spiegare a tutti i cittadini, ma anche ai loro parenti il loro “si“.
L’amarezza è tanta, ma vi assicuro che non molleremo di un millimetro.” Vincenzo Santangelo, portavoce M5S al Senato