Caso Corona: l’appello della mamma ai politici italiani

ESCLUSIVA: L’appello della mamma di Fabrizio Corona a Napoliano
08:00

In Italia chi sbaglia non paga. Certezza della pena? Una chimera. Crollano ponti, case, quartieri interi sono spazzati via come è successo a Olbia un anno fa, decine di morti, ma nessuno è mai responsabile. Tangenti come per il MOSE e l’EXPO, ma i colpevoli non spuntano mai fuori. I processi durano anni, decenni e spesso finiscono in prescrizione. Con lo svuotacarceri, un indulto mascherato, 6.000 pregiudicati sono stati messi in libera circolazione nel giro di 8 mesi. I reati nel 2013 sono aumentati del 2,6%, i borseggi del 12%, i furti del 6%, le truffe del 20%. E allora perché parlare di Fabrizio Corona? Quello di Corona è un caso particolare. Corona ha sbagliato e sta pagando: deve farsi 14 anni di reclusione per una estorsione aggravata, di cui 5 per il “caso Trezeguet“, la stessa pena di un omicidio in giudizio abbreviato. Lo sproposito è evidente. Abbiamo incontrato la mamma di Corona, Gabriella, che attraverso il Blog vuole lanciare un appello: Fabrizio Corona è malato, ma non può essere curato a dovere finché non potrà accedere ad una pena alternativa, per la quale è necessaria la grazia di Napolitano sui 2 anni e mezzo residui del “caso Trezeguet”. Riportiamo il suo appello.

Abbiamo intervistato Gabriella Corona, la mamma di Fabrizio Corona e l’Avvocato Ivano Chiesa per i dettagli giuridici.

Avvocato Ivano Chiesa: Come si fa a dare 14 anni di reclusione a una roba come quella di Corona? È uno sproposito pazzesco, ci sono casi che sono sotto gli occhi di tutti dove insomma uno immediatamente il paragone lo fa!

LaCosa: Gabriela è la mamma di Fabrizio Corona, che oggi si trova attualmente?

Gabriella Corona: Allora attualmente Fabrizio si trova nel carcere di Opera, un carcere cosiddetto di massima sicurezza, quello che io voglio denunciare è il fatto che nei confronti di Fabrizio si è consumata una vera ingiustizia.

LaCosa: Facciamo un passo indietro e raccontiamo molto sinteticamente un po’ i passaggi della vicenda…

Gabriella Corona: Fabrizio è stato condannato per il caso Trezeguet per una estorsione aggravata con una pena di 5 anni, che contiene il cosiddetto 4 Bis per cui lui non può accedere a nessun beneficio.

LaCosa: L’Avvocato Ivano Chiesa è l’Avvocato difensore di Corona, un altro aggravamento della Pena per Fabrizio Corona?

Avvocato Ivano Chiesa: Sembra di sì, ma non è così, in realtà è soltanto un provvedimento di cumulo che è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Lanciano, che tra l’altro è incompetente, perché è competente quella di Milano, hanno rifatto i calcoli e la pena è aumentata di un anno e mezzo circa, basta cioè, 14 anni e due mesi non bastano?! Dobbiamo dargli ancora un anno e mezzo in più?!

LaCosa: Vogliamo raccontare con la voce dell’Avvocato quale è la situazione attuale di Corona?

Avvocato Ivano Chiesa: La somma complessiva delle pene è 14 anni e due, che detto da me che faccio il penalista da trenta anni suona a me stesso una roba distonica, perché bisogna iniziare a pensare che 14 anni è una pena per l’omicidio in giudizio abbreviato, l’abbreviato è un terzo in meno della pena, la pena di omicidio è ventuno, meno un terzo fa 14, quindi Corona è riuscito a accumulare una pena da omicidio abbreviato. 14 anni e due, che siamo riusciti a fare ridurre a nove attraverso un provvedimento di continuazione, che è lo strumento tecnico con cui vari reati vengono riuniti uno con l’altro, perché c’è un fil rouge che li unisce.
La situazione detentiva di Corona è legata quindi a questi nove anni in questo momento di cui 5 sono dati dalla sentenza di Torino del caso Trezeguet, questi 5 anni generano un problema molto molto grave, perché? Perché sono relativi a un reato cosiddetto ostativo, ostativo deriva da ostacolo, cioè ostacola qualche cosa e quindi l’accesso ai benefici alternativi, cioè tutti, dal permesso premio alla liberazione condizionale all’affidamento in prova non sono permessi, su tu hai un reato ostativo.
Perché è un reato ostativo? Perché è una estorsione aggravata, che è credo il quarto o quinto reato per gravità del nostro intero sistema penale, più grave di tutti è l’omicidio, poi c’è la associazione a delinquere di stampo mafioso, la associazione a delinquere per lo spaccio di stupefacenti, l’estorsione aggravata, la rapina aggravata, insomma, sono reati gravi.
Finiscono dentro a un cesto, che è quello del 4 Bis, dell’ordinamento penitenziario, che è stato scritto proprio pensando ai casi più gravi e a questi soggetti, che cadono dentro a questo cesto non vengono dati i benefici detentivi o per accedervi è estremamente difficile.
Di conseguenza si creano due binari, il binario della carcerazione per i cattivi e quella per i normali.
Corona, pazzescamente, come ritengo di poter dire dopo trenta anni di carriera, avendo fatto processi dall’omicidio in giù, è dentro il cesto dei cattivi, perché ha avuto estorsione aggravata.
Perché è una estorsione aggravata? Perché lui ha venduto le famose fotografie a Trezeguet..

LaCosa: Che tra l’altro la mamma di Corona ci ha inviato, le abbiamo visto e noi stessi ci siamo stupiti..

Gabriella Corona: Fabrizio è stato giudicato nello stesso modo per avere venduto due fotografie, assolutamente innocue e aveva anche fatto un contratto con il cosiddetto estorto che era Trezeguet, con un pagamento e con una ricevuta fiscale, quindi ditemi voi se questa è una estorsione aggravata di tipo mafioso.
Io credo che sia una ingiustizia enorme…

Avvocato Ivano Chiesa: Allora dico ma dove è la minaccia? Non c’è, perché non c’è mai stata nessuna minaccia, Trezeguet l’ha detto in televisione, io non sono stato minacciato, ma quella capisco che sia una novità, per chi l’ha visto ha lasciato tutti stupiti, ma io no, perché io avevo già detto gli atti e lui non ha mai detto di essere stato minacciato, perché non è vero.
Quale è il problema che si è generato? È stata violata la privacy di Trezeguet, cioè un uomo che era il centravanti della nazionale di Calcio francese e della Juventus, in mezzo alla strada, con quelle fotografie lì, avrebbe visto violata la sua privacy.
Allora per carità del cielo io ho visto di tutto nella mia carriera, ma la privacy si viola se uno è a casa sua e gli fanno delle fotografie che non devono fare, non in mezzo alla strada.
Se poi non è un personaggio pubblico magari, se addirittura.. il fotografo paparazzo, dite come volete, cioè quello che quelle fotografie lì ha fatto è stato condannato, ha preso se non mi ricordo male, otto mesi e lui è stato condannato per la violazione della privacy.
Di conseguenza si legge nelle sentenze l’oggetto, cioè le fotografie, diventa illecito, perché sono state prese in violazione della privacy, venderle non è permesso e quindi diventa un ingiusto profitto prendere i soldi e quindi diventa una estorsione, è chiaro come è l’estorsione?
Perché è aggravata? È aggravata quando si presentano in 5 e ti danno un sacco di botte no? È aggravata da che cosa? Dalla presenza dell’autista, perché c’era l’autista? Perché non poteva guidare, perché gli avevano tolto la patente, quindi aveva l’autista, che è stato lì zitto e silenzioso e intanto Trezeguet era accompagnato da due amici, quindi anche come rapporto di forza erano tre a due.
Allora voi capite come una situazione del genere porta Corona dentro a una confezione che onestamente non gli appartiene, credo che lo capiscano tutti, l’hanno capito così tanto, credo, la gente ormai perché a me mi fermano per strada e poi ci sono personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, che si sono già schierati e hanno già detto la loro opinione e hanno tutti chiesto che questa situazione venga risolta.

LaCosa: Sì, assolutamente, l’hanno fatto giornalisti, personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport, non si è ancora mosso non politico.

Avvocato Ivano Chiesa: Io spero che si muova il mondo politico, perché quella di Corona è una ingiustizia sostanziale e evidente.
Dobbiamo deciderci o lasciamo questo ragazzo in una situazione detentiva sbagliata con il rischio di dovere scontare anni di carcere senza poter accedere ai benefici a cui ha diritto e per cui ci sono già state delle valutazioni interne al carcere in cui è, cioè Opera, che hanno già detto per noi Corona ha finito il percorso qui, può tranquillamente accedere i riti alternativi, alle misure alternative, ai benefici di legge, però c’è l’ostacolo che glielo blocca e quindi ci toccherà fare una domanda di grazie.
Ho detto ci toccherà.

LaCosa: Infatti la mamma di Corona, Gabriella, è più volte tornata a ribadire il fatto che Fabrizio Corona non sta bene.

Gabriella Corona: Avendo lui una patologia e dei problemi reali ha anche una certificazione dell’equipe socio sanitaria del carcere che prevede che lui debba andare a continuare la sua pena al di fuori delle mura carcerarie, a una pena alternativa, bisogna assolutamente rimuovere questo ostacolo, questo ostacolo si potrebbe rimuovere se il Presidente della Repubblica ci concedesse una grazie parziale, che riguarda soltanto questi due anni e mezzo residui di pena dei 5 anni di Trezeguet, e con questo diciamo grazie parziale Fabrizio potrebbe risolvere il suo problema e accedere alle pene alternative, Fabrizio non vuole restare impunito, vuole pagare quello che ha fatto…

Avvocato Ivano Chiesa: La domanda di grazia sul reato ostativo è perché se la si fa la si fa soltanto parziale, cioè per quel pezzettino di pena che manca, lui ha bisogno di avere un percorso alternativo, lasciamoglielo fare, tutto qua, non è quello che dice sono malato e non è vero, non scherziamo, qui c’è un problema molto serio di mezzo, che va affrontato nella sede opportuna, e quello che si chiede è solo questo.
Come si fa a dare 14 anni di reclusione a una roba come quella di Corona, è uno sproposito pazzesco, ci sono casi che sono sotto gli occhi di tutti dove insomma uno immediatamente il paragone lo fa, ma è più grave vendere due fotografie o vendersi un appalto? Vuole scommettere con me che qualunque imputato lei possa pensare, dall’Expo al Mose, nessuno prenderà 5 anni? E hanno dato 5 anni per avere venduto due foto?!
Ci deve essere in qualche modo una giustizia equa, perché non la vedo e non la riconosco.

LaCosa: E Fabrizio ci crede alla giustizia oggi?

Gabriella Corona: Io credo che lui alla fine vorrebbe tanto che si risolvesse il suo problema, perché si sente… la parola giusta è disperato, si sente disperato, perché crede di non meritare quello che gli è stato dato, ripeto ha riconosciuto gli errori, però si sente una vittima del sistema.