Passaparola: Earth Overshoot Day, quante Italie consumiamo, di Mathis Wackernagel

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Il 22 Agosto è stato l’ Earth Overshoot Day che ha segnato la data in cui l’umanità ha esaurito il suo budget ecologico per un anno.
Earth Overshoot Day è il giorno in cui, secondo le stime del Global Footprint Network, il fabbisogno umano di risorse eccede la capacità rigenerativa del pianeta: in poco meno di otto mesi abbiamo consumato tutti i beni “a disposizione”, quindi dal 22 agosto fino a fine dell’anno stiamo consumando oltre quanto ci potremmo permettere, indebitandoci col Pianeta. Beppe Grillo

Il Passaparola di Mathis Wackernagel,
Buongiorno, sono Mathis Wackernagel, presidente di Global Footprint Network, pertanto siamo attivi a livello globale per porci questa domanda: “Quanta natura abbiamo e quante ne utilizziamo?.
Possiamo affermare che a livello mondiale abbiamo circa 1.8, a dire il vero quest’anno solo 1.7 ettari di spazio produttivo ecologico, ovvero aree adibite a pascolo, terreni coltivati, zone umide, boschi, aree produttive dell’oceano, dove vi sono molti pesci, e se le sommiamo tutte arriviamo a circa 1.8 ettari per persona e con questo dato possiamo porci direttamente la domanda “Quanta superficie mi serve per il mio cotone?” “Quanta superficie mi serve per il mio latte?” “Quanta superficie mi serve per assorbire i miei CO2?” Queste sono tutte domande che comportano una lotta per la superficie, perché la vita stessa è lotta per la superficie. In Italia avete circa 1.2 ettari globali per un’attività e ne usate quattro volte tanti. Di conseguenza, utilizzate una superficie pari a quattro volte l’Italia, e se tutti nel mondo vivessero come gli italiani, in media sarebbero necessari tre pianeti. È verosimile che sottostimiamo la situazione; quello che possiamo dire anche con questi dati è che la nostra domanda per l’umanità e pari a circa il 50% in più rispetto a quello che la terra può rinnovare. In altre parole, sono necessari circa 18 mesi perché il pianeta ripristini quello che noi consumiamo in un anno. Per il 2014, la data è stata approssimativamente il 22 agosto: abbiamo evidenziato che l’Earth Overshoot Day [giorno del superamento] non è una data precisa. Come avviene con il denaro, è possibile spendere più di quanto si guadagna, per un determinato periodo di tempo: I boschi, ad esempio, possono essere utilizzati in modo eccessivo per un certo periodo di tempo. La pesca si indebolisce un po’ più rapidamente. I CO2 possono accumularsi per un periodo abbastanza lungo, ma hanno effetti a lungo termine. In numerose aree del mondo la disponibilità di acqua potabile è sempre più bassa e ciò ha un impatto sull’agricoltura. In questo momento vi parlo dalla California, dove ci troviamo in un periodo di siccità e le prime risorse idriche che vengono chiuse sono quelle per l’agricoltura, perché meno redditizie per l’acqua, ma poiché la California ha molto denaro rispetto, ad esempio, al Bangladesh, possiamo comprare il cibo nel mercato internazionale; ma la realtà è che la produttività agricola senza l’acqua è molto molto più scarsa. Di conseguenza possiamo modificare il potere d’acquisto al rialzo o al ribasso, possiamo modificare la nostra richiesta ma, in ultima analisi, anche a medio termine se si utilizza più di quello che si ha le conseguenze si faranno sentire. E quando noi, in quanto Global Footprint Network, guardiamo alla crisi dell’euro che dura dal 2008, è difficile non istituire collegamenti con la situazione delle risorse. I cosiddetti paesi PIGS, Portogallo, Grecia, Italia e Spagna, hanno ottenuto prestiti agevolati dall’Unione Europea per costruire le loro infrastrutture e le infrastrutture richiedono più risorse per il loro funzionamento: aeroporti o nuovi hotel, o ancora nuove strade, il traffico aumenta e richiede più risorse, pertanto tali paesi si sono resi vulnerabili accettando questo denaro a condizioni agevolate, senza essere in grado di mantenere la produttività economica e un budget bilanciato: a livello mondiale, l’85% della popolazione vive in paesi che utilizzano più di quello che i loro ecosistemi possano rinnovare, pertanto abbiamo un numero sempre crescente di paesi in deficit ecologico.


Fig. Variazione della bio-capacità della Terra dal ’60 ad oggi.
The Global Footprint Network

Alcuni di essi sono paesi a reddito elevato, come la Svizzera, ma ve ne sono anche altri come la Cina e l’India che hanno livelli di consumi molto più bassi e vedono un deficit di potere d’acquisto. Pertanto per il 71% della popolazione mondiale la situazione è già abbastanza complessa; le risorse non sono sufficienti come non è sufficiente il potere contrattuale per accedere facilmente a risorse extra da altri paesi o la concorrenza per le risorse si fa più serrata, complicando le cose, la concorrenza si fa sempre più strenua e ciò significa che quello che è davvero importante è la mia abilità di negoziazione per quelle risorse. Dal 1980 la fetta della torta globale che i cittadini svizzeri portano a casa si è dimezzata, perché l’espansione economica è divenuta più rapida in altre zone del mondo, la popolazione è aumentata, pertanto gli svizzeri hanno visto dimezzato il loro potere contrattuale rispetto al resto del mondo. La Svizzera vedrà la sua situazione complicarsi: sebbene adesso possa schermarsi a breve termine, strutturalmente sta percorrendo un sentiero che renderà abbastanza difficile per l’economia svizzera il successo a lungo termine; Proprio oggi, nell’ottobre 2014, vediamo un declino del prezzo del petrolio e verrebbe da pensare: “Wow, questo significa che ce n’è in abbondanza “, ma l’aspetto interessante è il seguente: la maggior parte dei paesi OPEC non è in grado di raggiungere gli obbiettivi di budget del proprio governo se il prezzo del petrolio è inferiore a $ 100 al barile. Che cosa significa? Poiché dipendono molto da questi introiti, continuano a estrarre più olio sebbene il prezzo sia più basso, perché hanno bisogno del denaro: e in numerosi settori della nostra economia, noi realizziamo una vera e propria liquidazione. Realizzare introiti significa vendere le mie risorse nel modo più rapido possibile, vendiamo l’argenteria, vendiamo i mobili, vendiamo il vestito di mia nonna! È senz’altro vero che gli agricoltori non sono pagati bene, in questo momento le risorse non sono redditizie, tuttavia senza fattorie, senza cibo, sarebbe molto difficile vivere. Non intendo dire che non ci sarà cibo, ma ce ne sarà meno per ogni persona, i vincoli saranno più serrati e aumenteranno conflitti: il fatto che l’Italia utilizzi quattro volte quello che ha a disposizione nei suoi ecosistemi è un fattore incisivo? L’Italia deve occuparsi innanzitutto di questa domanda, e capire cosa realmente cosa conta: avere un’economia stabile? Garantire l’occupazione? Avere una società prospera? Quante Italie dovrebbe consumare? L’Italia è all’avanguardia in numerosi ambiti per arrivare a questi risultati. Se confrontate le città italiane, le città classiche, e penso che l’esempio più chiaro sia Siena, perché ha vietato la circolazione delle auto, è compatta, è possibile muovervisi a piedi, con città quali Houston, in America, o Dallas, o qualsiasi altra enorme ed estesa città, prendendo una persona e facendola trasferire da Houston a Siena, senza fornirle alcuna istruzione, automaticamente utilizzerà una quantità di risorse tre o quattro volte inferiore e probabilmente sarà più felice, perderà peso e si sentirà più sana. Pertanto sono numerosi i modi in cui possiamo affrontare tali questioni, che ritengo siano importanti.
Mi fermerò qui, perché potrei parlare all’infinito: questi argomenti mi appassionano molto.
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