E tu cosa ne sai del Patto del Nazareno

“Quali sono stati gli argomenti trattati da Renzi e Berlusconi durante l’incontro di gennaio 2014 negli uffici del partito democratico di Largo del Nazareno a Roma? Nessuno streaming per l’occasione, nessun documento ufficiale… E’ lecito dunque chiedersi il motivo di tanto mistero. In realtà, la linea politica intrapresa da quell’incontro in poi dal Governo con l’appoggio di Forza Italia palesa quella profonda sintonia e condivisione di vedute tra i due leader (i gruppi parlamentari dei due partiti hanno votato insieme più del 95% delle volte!). Ha visto così la luce prima la “riforma della legge elettorale” (Italicum) e poi quella del Senato, due esempi di nefasto risultato che quest’alleanza è in grado di elaborare: la difesa del potere della casta che si ricicla rinominandosi. Sappiamo bene che a breve verrà il turno della “riforma della giustizia” (persuasi che per i due “statisti” si tradurrà unicamente in responsabilità civile dei magistrati e altrettanto convinti che purtroppo non verranno affrontate le autentiche criticità che attanagliano il settore, numero e lentezza dei processi su tutto il resto), tanto cara al pregiudicato Berlusconi. Siamo anche costretti ad assistere giusto in questi giorni alla vergognosa spartizione delle poltrone del CSM e della Corte Costituzionale (gli organi supremi di garanzia a difesa della Costituzione che dovranno pronunciarsi prossimamente proprio sulle leggi di riforma elettorale e del senato), con la candidatura dell’ex magistrato Luciano Violante del partito democratico, uno dei principali fautori del sodalizio (o se preferite inciucio) tra destra e sinistra fin dalla nascita del partito fondato nel ’94 nell’interesse della mafia, Forza Italia. Questa votazione ha paralizzato da settimane l’attività parlamentare perché la posta in gioco è altissima: il controllo della magistratura attraverso la prossima nomina dei nuovi vertici delle procure più importanti del Paese. Tutto ciò avviene naturalmente col supporto e la benedizione di Napolitano, attraverso lucidi moniti e ripetuti inviti a fare presto, violando in tal modo le sue prerogative costituzionali di presidente della Repubblica e chissà che il furbettino di Firenze e il frodatore fiscale non si siano già accordati anche sul nome del successore di “Re Giorgio”. L’unica certezza è che l’alleanza, l’accordo siglato e corroborato negli incontri successivi, definito giornalisticamente “patto”, si stia trasformando in un vero e proprio partito, quello del Nazareno appunto. Alla luce di questi fatti, dopo la definitiva bocciatura dell’impresentabile Violante (che peraltro non aveva neppure i requisiti per poter essere eletto alla Corte), avvenuta dopo settimane di stallo e la bellezza di 20 fumate nere, anche la recentissima apertura da parte di Renzi al MoVimento 5 Stelle per una condivisione sul nome da eleggere alla consulta risulta essere poco credibile (i pentastellati i nomi li hanno già votati in rete e proposti al Parlamento da mesi). Abbiamo così voluto interpellare i cittadini e abbiamo chiesto loro cosa s’immaginano si siano detti durante quel fatidico incontro. Ascoltate le loro risposte.”
La Cosa