Tv sì, Tv no – parte 2: I telegiornali sì

Seconda parte di “Tv sì, Tv no” di Alberto Airola. Leggi la prima parte
“[…] Per i Telegiornali il discorso cambia. Avete ragione: dobbiamo essere più presenti. Ecco allora la seconda domanda fatta all’inizio? Perchè è così difficile passare nei TG? Perché ovviamente sono lottizzati e i direttori protetti dalla politica e ci tengono ai margini dell’informazione…pur avendo la presidenza della Vigilanza Rai, è una battaglia molto molto dura. E’ vero che noi siamo contrari alla lottizzazione ma ciò non significa che il servizio pubblico non sia obbligato a liberare dall’occupazione di altre forze politiche degli spazi informativi che sarebbero per legge destinati a noi e gestirli in modo autenticamente indipendente dalla Politica, come la famosa BBC che citano in continuazione.
In questi mesi di riforma della Rai sarà la nostra battaglia per ottenere proprio questa liberazione e ristrutturazione del servizio pubblico di informazione (o almeno di una rilevante parte di esso). In un anno e mezzo di Vigilanza siamo riusciti a fare molte cose anche se si percepiscono poco. Siamo riusciti a denunciare le sovraesposizioni di Renzi e delle larghe intese, siamo riusciti ad aumentare di almeno il 10% la presenza nei tg del M5S e Agcom, anche se vigliaccamente non ha punito le reti Rai, ha comunque riconosciuto le gravi violazioni su Renzi e i partiti governativi di regime. Su questo non molleremo la presa, e ripeto i vari Orfeo, Masi, Berlinguer, dovranno andarsene (e vedrete che succederà se non per merito nostro per la guerra interna scatenata da Gubitosi che vorrà tenere solo la Maggioni, non è un caso che Orfeo e Berlinguer in questi giorni protestino contro la mancanza di pluralismo in Rai…che facce di bronzo).
Infine non basta fare dichiarazioni in Tv, servono anche giornalisti indipendenti: se io compaio e dico che la disoccupazione sale e dopo di me un bamboccetto come il piddino Speranza dice che la disoccupazione scende, serve un giornalista preparato e autonomo che dica chi sta mentendo dei due e non un servo che celebri la preparazione del pupazzo Speranza… è anche questo il motivo per cui nei Talk non si capisce mai chi ha ragione. Se i TG dicessero la verità agli Italiani, già basterebbe per far capire quanto il M5S lavori nell’interesse del paese, senza bisogno dei talk che finalmente dopo anni di saturazione TV, stanno perdendo audience pesantemente. Ho sentito minacciare che se non andiamo nei talk arriveremo al 10%. Ma come? Abbiamo preso il 25% senza andarci? E abbiamo diminuito i voti quando ci siamo andati! Per piacere siate realistici.
La rivoluzione inizierà per davvero quando chi vede solo la tv, la spegnerà, si alzerà dal divano e parteciperà attivamente alla vita politica. Ci serve una vera rivoluzione culturale. Noi stiamo andando nelle università, dai lavoratori, nelle scuole, dalle associazioni, tra i comitati, bisogna coinvolgere la gente e non cantarle la ninna nanna dalla TV. Credetemi, la TV genera passività e non basta andarci per cambiare il paese soprattutto se praticamente tutti i media sono in mano ai partiti delle larghe intese: saremo sempre armati di bastoni a combattere contro le armi atomiche con giornalisti e conduttori strapagati per disinformare e spargere letame su di noi. Sarà il primo grande passo perché chi non vuole cambiare, chi crede alla Picierno, alla Boschi, a Salvini, alla Santanchè non cambierà idea solo vedendoci in TV a fianco a loro, o la cambierà per il tempo di permanenza in Tv, salvo poi dimenticare tutto alla prima battuta di un presenzialista usuale del Pd, della Lega o di FI… molti Italiani hanno una memoria cortissima e attraverso i media sono già riusciti a farci dimenticare che sono stati al governo con Berlusconi , che fanno le riforme della Costituzione insieme a Verdini mentre stanno al Governo con Alfano, Giovanardi e Schifani.
E tutto questo pur essendo noi stati in tv durante tutta la campagna per le europee a ricordarlo e a parlare dei nostri programmi e delle nostre proposte. Bisogna rompergli il giochino e per farlo abbiamo bisogno di voi. Spegnetela o usatela come monitor.

PS: a chi propone una TV a 5 Stelle dico che non abbiamo né l’intenzione né le risorse.
Un media come la TV è moribondo e impiegarci immani energie oggi, è uno sforzo assurdo.
Ce la guarderemmo tra noi e oramai siamo in un contesto con dei giganti come Mediaset, la Rai, La7, con miliardi di di risorse investite.
Impossibile (e inutile) competere. Se volete fare una TV libera potete farlo, non sarò certo io a impedirvelo ma consiglio a tutti di impiegare le vostre forze in qualcosa di nuovo, proiettato al futuro e veramente rivoluzionario.
Grazie. Spero ci riflettiate sopra seriamente.” Alberto Airola, M5S Senato, Commissione Vigilanza RAI

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