Renzie e l’imprenditore suicida

Renzie passa vicino a un capannone e sente delle grida strozzate. Entra e vede un uomo con una corda al collo e un cartello con sopra scritto “Muoio per debiti. Equitalia assassina!”.
Renzie. “Ma come si permette di offendere le istituzioni? Non lo sa che siamo il Paese più bello del mondo? Lei e quelli come lei rovinano la nostra immagine e, in più, mettono in discussione tutte le cazzate che racconto. Abbia maggior rispetto del mio lavoro di imbonitore, di Verdini e Carrai che si fanno un mazzo così per suggerirmi balle su balle da raccontare agli iitaliani. Gufo, rosicone, E le dico di più: sciacallo!”
Imprenditore con la corda al collo: “Negli altri Stati europei, gli imprenditori vengono aiutati dallo Stato, in Italia vengono strozzati, perché non avete chiuso Equitalia, come proposto dal M5S?”
Renzie: “Ma allora lei è un grillino! Magari paga anche tutte le tasse e vorrebbe eliminare il finanziamento pubblico ai partiti. Lo dica, lo dica che i politici sono tutti ladri. Sapete solo protestare e impiccarvi nei capannoni mentre noi facciamo le riforme per voi.”
Imprenditore con la corda al collo:”In che senso riforme? Aspetto ancora che mi rimborsiate il credito che avete promesso. Pago le tasse più alte in Europa e pure l’IRAP anche se con il bilancio in passivo. Il M5S ha chiesto l’abolizione dell’IRAP. perché non è stato fatto?”
Renzie. “Ma lei oltre che essere un grillino è anche un rompicoglioni. Lei pensa che occupato come sono con il notopregiudicato condannato per truffa fiscale a fare la riforma della Giustizia per giustiziare i giudici e con la riforma del Senato per espropriare i cittadini dei diritti costituzionali, abbia anche tempo da perdere con piccoli imprenditori depressi?”
Renzie nel frattempo si avvicina furtivo allo sgabello dove è appoggiato il piccolo imprenditore…
Imprenditore con la corda al collo: “Lei ha mai lavorato in vita sua o ha fatto solo il politico? In altre parole è vissuto sempre di soldi pubblici come politico?”
Renzie. “Certo che sì! Per chi mi ha preso, per un coglione come lei che ha lavorato tutta una vita per pagarmi lo stipendio da politico e ora se la vuole pure togliere?” Si aggiorni caro signore, si tolga la corda e vada in vacanza bello allegro che sarà l’ultima volta e metta un po’ di soldi da parte che in autunno l’aspettano il prelievo forzoso dal conto corrente e una patrimoniale. Non mi deluda. Equitalia l’aspetta, avvoltoio, sciacallo dei miei stivali,Iena, rosicone, roditore”.
Imprenditore con la corda al collo “Permette una domanda ancora?”
Renzie: “Dica, ma dica in fretta, che mi aspettano gli scout per fare la comunione, e l”Opus Dei e la Compagnia delle Opere per altre cose”.
Imprenditore con la corda al collo: “Quando le piccole e medie imprese non riusciranno più a pagare i costi e la corruzione della finanza pubblica cosa succederà? Si impiccherà anche lei?”
Renzie (allontanandosi dopo aver dato un calcio allo sgabello ): “Adesso telefono a Verdini e a Carrai per sapere cosa rispondere la prossima volta. Non posso sapere mica tutto io e poi, alla faccia di gufi morti di fame che si impiccano perché non pagano le tasse, la politica è la politica e l’economia è l’economia. Non sono mica il Bomba per niente”.
(nel frattempo l’imprenditore è deceduto dopo una sonora pernacchia all’ebetino)