L’Italia non si trivella!

“Da qualche tempo a questa parte, prima da Prodi e adesso ultimamente da Renzi, l’intenzione del Governo è quell di raddoppiare la produzione energetica da fonti fossili: PETROLIO. Vengo dalla Basilicata, una regione dove si estrae petrolio da oltre 30 anni. La Basilicata è tra le regioni più povere d’Italia c’è un altissimo tasso di disoccupazione, c’è stata a causa di queste estrazioni la distruzione delle economie locali e dell’agricoltura in particolare, lo spopolamento della regione, un inquinamento delle falde acquifere e soprattutto c’è stata una crescita delle incidenze di tutti quei tumori che sono correlati all’esposizioni da idrocarburi. Tumori alla mammella, alla prostata, al colon retto, linfomi e leucemie. Non pensate che sia un problema localle: permessi di estrazione sono state concesse in tutta la Valle Padana nell’alto Adriatico, nell’Adriatico centrale compreso l’Abruzzo e il Molise, nell’Adriatico meridionale sulla Puglia, tutta la Basilicata, la Campania in particolare il Sannio e l’Avellinese, la Sicilia e qualche permesso anche in Sardegna. Quindi stiamo parlando di un problema tutt’altro che locale. Tra l’altro il raddoppio delle estrazioni in mare comporterà anche un impatto importante finora non ancora sperimentato alla pesca, al turismo immaginate tutte le piattaforme nel mare Adriatico con i rischi che si corrono di un eventuale incidente in un mare chiuso come l’Adriatico. L’Europa ci chiede di puntare sulle energie rinnovabili ed entro il 2030 di alimentarci fino al 30% producendo energie da fonti rinnovabili di cui l’Italia ne è piena. Tuttavia il governo decide di puntare in direzione opposta sul raddoppio della produzione energetica basata su fonti fossili. Questo significherà perdere un’occasione di sviluppo per cui la Germania, la Francia, l’Olanda investiranno in ricerca produrranno nuove tecnologie che fra 10 anni quando noi avremo esaurito il nostro petrolio ci venderanno a caro prezzo questo per dire che siamo nelle mani di autentici incompetenti di politica energetica oltre che mossi dalle commistioni forti che hanno, questo il Governo centrale, con queste lobby che hanno un fortissimo, fortissimo potere.” Piernicola Pedicini, Commissione ambiente M5S Europa