Le bollette d’oro di Montecitorio

“La Camera dei deputati è una mastodontica struttura energivora, alimentata da sistemi datati e impianti fatiscenti che generano consumi annui pari 6 milioni di euro. Palazzo Montecitorio, con i suoi 36mila metri quadrati di superfice, non è l’unica sede per le attività dei deputati: ci sono anche gli immobili di via del Seminario, vicolo Valdina, via della Missione, il palazzo Theodoli Bianchelli… Un complesso di edifici rimasti fermi agli anni ’50, in termini tecnologici, che assorbono un’enorme quantità di risorse energetiche: solo di luce, acqua e gas, la spesa dei cittadini per i consumi della Camera è di 30 milioni di euro per ogni legislatura. Un salasso insostenibile. I portavoce che fanno parte dell’Ufficio di Presidenza, Riccardo Fraccaro, Luigi Di Maio e Claudia Mannino, hanno formalizzato la proposta M5S contro le bollette d’oro di Montecitorio per tagliare radicalmente questo spreco di risorse. Con una lettera inviata alla Presidente Boldrini, i deputati a 5 stelle presentano il primo progetto di riduzione e razionalizzazione dei consumi dei Palazzi del potere. Questo sì che ce lo chiede l’Europa: il D.Lgs. 102/2014 di recepimento della Direttiva 2012/27/UE impone alla Pubblica Amministrazione centrale l’efficientamento energetico delle proprie strutture in ragione del 3% annuo. La proposta del MoVimento è di assegnare l’elaborazione del progetto per una “Camera verde” al Gestore dei Servizi Energetici, la società pubblica che si occupa di gestione, promozione e incentivazione dell’energia da fonti rinnovabili, naturalmente a titolo gratuito e senza alcun tipo di onere. Un piano di efficientamento e riqualificazione è indispensabile per ridurre i costi a fronte di un aumento delle prestazioni energetiche, abbattere le emissioni inquinanti nell’ottica di un utilizzo rispettoso delle risorse e, in definitiva, trasformare la Camera in una struttura moderna e sostenibile. Le istituzioni devono dare il buon esempio, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza, riqualificando gli impianti esistenti con l’utilizzo di fonti rinnovabili e migliorando le prestazioni energetiche degli edifici. Investire in questo settore in tutto il Paese significa creare un vero e proprio “Green deal” e porre le basi per uno sviluppo sostenibile: con l’efficientamento e la riqualificazione energetica sono stimati risparmi annui pari a 7 miliardi di euro, si possono creare 1 milione e mezzo di posti di lavoro, per non parlare degli effetti positivi su salute e ambiente, della possibilità di ridurre la dipendenza energetica dall’estero e della capacità di attrare nuovi investimenti. Cominciamo da Montecitorio a costruire un Paese a 5 Stelle.” Riccardo Fraccaro, Luigi Di Maio e Claudia Mannino