Un fisco amico con gli onesti

“C’è chi non versa le tasse perché punta a frodare deliberatamente il Fisco o per cattiva gestione. E chi invece non paga perché si trova strangolato dalla crisi o da una situazione di oggettiva e incolpevole difficoltà economica. Il M5S vuole che la responsabilità penale non sia identica per entrambi i casi, vuole distinguere tra l’evasore conclamato e l’imprenditore, l’artigiano o il professionista che si trova costretto a rinviare i versamenti di imposte e di Iva perché magari ha la priorità di pagare gli stipendi ai suoi dipendenti. In tal senso il MoVimento 5 Stelle ha presentato alla Camera una proposta di legge sul concordato preventivo che, tra l’altro, prevede all’articolo 3 di porre a carico dello Stato l’onere di dimostrare la volontà dell’omissione del versamento da parte del contribuente. E’da distinguere penalmente la posizione, passando dal principio del dolo generico a quello del dolo specifico, in relazione ad esempio ai debitori che non pagano, al credito che non arriva dalle banche o alla crisi in generale. La legge M5S modifica gli articoli 10 bis e 10 ter del decreto legislativo 74/2000 e rappresenta un passaggio importante, qualificante dell’idea che il MoVimento ha del Fisco: amico e comprensivo con gli onesti, duro con i criminali”.
Mattia Fantinati, M5S Camera