Alfano e il caso Yara

“Una nuova “impresa” del nostro brillante Ministro dell’interno, Angelino Alfano, che dopo il caso Shalabayeva, riconquista gli onori della cronaca per una clamorosa “svista” istituzionale. Il giovane ex rampollo di Berlusconi, difatti, pur di millantare meriti di certo non propri, ha rivelato notizie riservate in merito alla svolta investigativa nel drammatico omicidio della povera Yara. Alfano con il suo tweet, come denunciato dal Procuratore della Repubblica di Bergamo, ha messo a rischio tutto l’importante lavoro svolto da magistrati e forze dell’ordine in anni e anni di pazienti riscontri. La sconcertante ansia di visibilità di Alfano costituisce un’ulteriore indecorosa pagina di inadeguatezza di un personaggio politico che, ormai, non puo’ che rassegnare le dimissioni o, in alternativa, essere sfiduciato e mandato a casa. Il M5S aveva gia’ richiesto le dimissioni di Alfano con una mozione di sfiducia. Oggi i cittadini hanno conferma della bonta’ di quella iniziativa e della assoluta incapacita’ di questa maggioranza di governo.” Lello Ciampolillo, M5S Senato