Schulz, il krapò di Renzie

Siamo tornati ai tempi della guerra del fascismo alla Grecia alla quale avremmo, secondo Mussolini, dovuto spezzare le reni. Allora i tedeschi dovettero intervenire per evitare una disastrosa sconfitta italiana. Oggi al posto delle truppe inviate in Grecia c’è Renzie in difficoltà, il valletto della Germania che va eletto a tutti i costi per evitare di cancellare il Fiscal Compact e di introdurre gli eurobond lasciando così alla Germania l’attuale egemonia economica sul continente. Renzie potrebbe non farcela, più che balle non dice, ed ecco allora il soccorso teutonico sotto forma dello sturmtrppen Martin Schulz che ormai sta facendo campagna elettorale permanente in Italia per il Pd. Ieri a Firenze, nella patria dell’Ebetino, ha rilasciato una lunga intervista a Aldo Cazzullo, detto doppia lingua felpata, nella quale ha paragonato Grillo a Stalin. Schulz dovrebbe ricordarsi che l’accordo con Stalin lo fece la Germania di Hitler con il patto Molotov-Ribbentrop che precipitò il mondo nella seconda guerra mondiale. Renzie è il mandatario degli interessi tedeschi in Italia, il M5S che lo batterà nelle prossime elezioni, il pericolo numero uno dei banchieri tedeschi, della BCE e della Troika. A proposito della Troika, perché non chiede i risarcimenti per i danni di guerra alla Germania per l’occupazione della Grecia nell’ultima guerra mondiale oltre a spolpare quest’ultima per garantire i crediti alle banche? Schulz sta facendo campagna elettorale permanente per un partito di un altro Paese insultando con il suo linguaggio milioni di italiani che hanno votato il M5S. Berlusconi non aveva tutti i torti a chiamarlo kapò anche se assomiglia di più a un krapò, , nel senso di crapùn, crapa dura con il chiodo sull’elmetto, che non tiene vergogna a sparare cazzate.
Il krapò Schulz ha detto che Grillo è soltanto vento. In parte è vero. Il M5S è un vento del sud che sta per arrivare a Bruxelles. Il krapò si tenga forte. Potrebbe essere un uragano.