Genovese è fuori dal Parlamento! #FuoriGenovese

L’intervento di Giulia Grillo del M5S
08:00

>>> Stasera Luigi Di Maio, portavoce del M5S alla Camera, parteciperà a Otto e mezzo di Lilly Gruber in onda su La7 a partire dalle 20.30 <<<

La Camera ha votato per l’arresto di Genovese! Grazie a tutti coloro che insieme al M5S hanno fatto pressione sul pd facendo sentire la propria voce in Rete e su Twitter con #FuoriGenovese. Vinciamo noi.

Chi c’è dietro Genovese? I suoi affari, le sue ruberie? Secondo quanto si evince dall’inchiesta della Procura di Messina, approdata alla Camera, non c’è solo un sistema parentale, di raccomandazioni e teso alla truffa e alla sottrazione di fondi pubblici per ingrossarsi le tasche. C’è un intero sistema.
C’è uno dei personaggi finiti nell’inchiesta che sintetizza la situazione di Genovese ricorrendo a un paragone: “Genovese… sta facendo le stesse operazioni che faceva Cuffaro, quello le faceva con la sanità e questo li fa con gli enti della formazione. Se ci mettono mano e la Corte dei conti va avanti e fa la denuncia alla Magistratura…“. “Fa saltare tutte cose…” aggiunge l’altro. “Fa saltare tutte cose – riprende il primo – questi si ritrovano con le manette, a tutti. Perché quello che hanno messo, quello là, un avvocato (tratto incomprensibile) e quello non voleva firmare neanche il mandato… ormai lo sanno tutti, hai capito? Questi fanno politica per arricchirsi, mica fanno politica perché…“.
Cuffaro, come noto, è a Rebibbia a scontare una condanna a sette anni per favoreggiamento aggravato dall’associazione mafiosa. Quelle indagini che l’hanno portato in carcere hanno dimostrato come l’ex governatore siciliano si accordava con il re delle cliniche private siciliane per compilare il tariffario regionale dei rimborsi spettanti alla sanità privata.
Lo stesso Genovese mostra allarme rispetto alla tenuta del sistema. Citando un ex funzionario della Regione siciliana, Il deputato del PD renziano dice: “…è un pazzo, io comincio a massacrarlo, non è possibile, non me ne frega più niente… qua sono tutti esasperati, io ricevo telefonate incredibili (…) è un incapace, è forse meglio cominciare a dirgli che se ne deve andare, sì dall’assessorato, perché non va bene, veramente non va bene, non esce niente“. Ma di quali telefonate parla Genovese? La risposta, forse, potrebbe essere desunta da un altro tratto di conversazione intercettata dagli investigatori: “… ci sono problemi di graduatoria, ci sono troppi raccomandati da troppi personaggi politici importantissimi a livello nazionale… ex ministri, il presidente dell’Antimafia…“. Lo stesso personaggio, poco più avanti, si corregge: “No, l’ex presidente dell’Antimafia“. Gli inquirenti concludono: “Si evince che il funzionario (…) avrebbe confidato a (…) che la sua esclusione (…) sarebbe stato determinata dalle pressioni esercitate sulla Commissione giudicante da parte di politici di primo livello, tra cui anche ex Ministri“.
Ed ecco qualche nome di sindacalisti e parlamentari del PD. “Questa cosa – dice una persona intercettata – ora, scoppia in questo caso. Raffaele Bonanni [ segretario generale della Cisl], che cosa ha combinato, aveva il discorso dello che era indebitato. Quindi non poteva più pagare, non poteva avere Durc, non poteva avere più niente. Quindi hanno mandato ad Albert per sanare questa situazione, dal Piemonte. E l’IAL se la sono comprata, e chi se l’è comprata? Ora è privata non è più che l’IAL è CISL, tant’è vero che si chiama IAL, l’hanno modificata. Lì c’è Genovese che ha comprato… Genovese e… D’Antoni (ex segretario Cisl e deputato, ndr)“. “Insieme…” dice l’altro. “L’ex assessore, Nino Papania (ex senatore Pd, ndr), della stessa corrente di Innovazione con Genovese, e l’altro, Luigi Cocilovo (ex segretario della CISL ed ex eurodeputato del PD) (…) Questo passaggio dell’Ial così, questa cosa che hanno sistemato. Minchia, se la magistratura mette mano a come hanno ceduto questo Ente, questi che fanno politica…“. E questo è solo l’inizio. Prima o poi qualcuno vuoterà il sacco. Sarà lo stesso Genovese?” Gruppo Comunicazione M5S Camera