La riforma dell’anticorruzione del M5S entro maggio

dall’editoriale di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano del 22/04/2014
“[…] Come ricorda il pm milanese Francesco Greco, “il sommerso del Pil ammonta a 420 miliardi con mancate entrate fiscali per 180 all’anno“. Cifre spaventose che imporrebbero – dice Greco – “una spending review che riduca i costi della criminalità economica, anche con tagli lineari“. Ma nessuna delle slide delle televendite renziane dice niente sulla prima emergenza nazionale: basterebbe grattarne il 10% per far recuperare decine di miliardi, anziché elemosinare le briciole con le spending à la Cottarelli, le pochade delle auto blu su eBay e le false riforme del Senato e delle Province. Per farlo, occorrono proprio le “nuove norme” che Renzi non vuole. La prima è sull’autoriciclaggio, per punire finalmente chi reinveste in proprio il bottino dei suoi delitti e per garantire che il prossimo decreto sul rientro dei capitali dall’estero non diventi l’ennesimo scudo-condono. La seconda è sulla prescrizione, che garantisce l’impunità a qualunque colletto bianco che derubi la collettività. Ma, per approvarle, ci vuole una maggioranza diversa da quelle del governo (avete presente l’Ncd?) e delle riforme istituzionali (col partito dell’evasore e dell’evaso). I 5Stelle, anch’essi finora piuttosto evasivi, si facciano avanti e sfidino Renzi a presentarle, garantendo i loro voti. Tutto il resto è frottola.” Marco Travaglio

la risposta di Mario Giarrusso, portavoce M5S al Senato:
“Caro Marco, rispondo in merito al tuo articolo del 22 Aprile 2014. In materia di lotta alla corruzione ed alla mafia, il MoVimento 5 Stelle non è stato mai evasivo, né distratto. Noi portavoce dei cittadini invece, sia alla Camera che al Senato, ci siamo impegnati sin dal primo giorno contro queste piaghe terribili che stanno distruggendo il nostro Paese. Lo abbiamo fatto depositando i disegni di legge 846 (sul riciclaggio e autoriciclaggio), 851 (corruzione settore privato), 847 (concussione, corruzione e abuso d’ufficio), ddl 868 (Disposizioni in materia di falso in bilancio), ddl 848 (traffico influenze illecite), sia con gli emendamenti al 416ter volto a rafforzarlo e non ad indebolirlo (come invece è stato fatto), sia chiedendo che venisse messo in discussione il disegno di legge n°19 depositato al Senato dal PD (che riguarda proprio la corruzione e la lotta al riciclaggio).
E’ però del tutto evidente che le priorità della maggioranza PD-PDL erano, e sono ancora adesso, ben altre: prima tra tutte liberare anzitempo, con un cospicuo ed assurdo sconto di pena, migliaia di condannati (con le due cosiddette leggi svuota carceri), oppure sanzionare la responsabilità disciplinare dei magistrati (con il ddl 116), ovvero ancora modificare le misure cautelari in modo da rendere quasi impossibile la custodia cautelare in carcere.
Il MoVimento 5 stelle inoltre, ha appoggiato (con entusiasmo) la nomina del dott. Cantone all’autorità anticorruzione, anche se pensiamo che non sarà messo in grado di svolgere il lavoro che i cittadini si aspettano da questa istituzione.
Il Movimento 5 Stelle pensa che per far funzionare l’Autorità Anticorruzione (ANAC), oltre a dotarla di uomini e mezzi adeguati, sia necessario:
1) l’attribuzione all’ANAC della gran parte dei poteri in materia di anticorruzione oggi in capo alla Funzione Pubblica, cui sarebbe comunque lasciato un compito di vigilanza e di indirizzo soprattutto con riferimento ai piani anticorruzione;
2) Lo scorporo dei poteri in materia di valutazioni dei dirigenti ed attribuzione degli stessi ad altra entità, eventualmente allo stesso Ministero della Funzione pubblica;
3) L’attribuzione all’ANAC di poteri sanzionatori amministrativi per il mancato rispetto degli obblighi previsti dalle amministrazioni in materia di prevenzione della corruzione e rispetto degli obblighi di trasparenza;
4) L’attribuzione del potere di iniziare l’azione disciplinare nei confronti dei dirigenti e/o dipendenti che siano responsabili delle violazioni degli obblighi previsti dalla legge;
5) Il riconoscimento in capo all’ANAC della possibilità di ricevere notizie e segnalazioni di illeciti ai sensi dell’art. 54 bis del TU imp. Stato
6) I poteri di richiedere atti e documenti alle amministrazioni pubbliche o ai privati, compreso il potere di ottenere gli atti dell’autorità giudiziaria non coperti da segreto.
7) L’obbligatorietà del parere dell’ANAC sui ddl in materia di corruzione e trasparenza.
In Senato inoltre, è stata depositata dal capogruppo del PD una proposta di legge di aggravamento delle pene per l’associazione a delinquere di stampo mafioso, che condividiamo e che sottoscriviamo. Abbiamo già in cantiere di cancellare il vergognoso regalo fatto con la riduzione delle pene per il voto di scambio, riportandole ad un livello che sia dissuasivo e penalizzante, così come richiesto da chi combatte la mafia.
E’ quindi su queste materie che il MoVimento 5 Stelle, raccogliendo la proposta di Marco Travaglio, dimostra la sua volontà di combattere la mafia e la corruzione.
Siamo disponibili ad impegnarci a terminare l’esame dei ddl sopra citati entro la metà del mese di maggio, dando loro priorità nel calendario della Commissione giustizia e poi in aula al Senato, così che tutto possa poi passare alla Camera per essere approvato e realizzato in tempi rapidi e certi.
Noi siamo pronti a votare da subito tutte queste norme per dare al paese la possibilità di difendersi da ladri, corruttori, mafiosi e politici collusi. Questa è la vera riforma.
Il MoVimento 5 Stelle non ha paura, a differenza di altri, di norme severe sulla corruzione, sul voto di scambio e sulla mafia.” Mario Giarrusso, cittadino portavoce M5S al Senato