Roberto Mancini, un poliziotto abbandonato dallo Stato

“Roberto Mancini è un sostituto commissario della polizia di Roma e per anni ha svolto indagini approfondite sui rifiuti tossici interrati dalla camorra nella Terra dei Fuochi e non solo. Per seguirne le piste, ha respirato, toccato e assimilato i veleni che scaturivano dai terreni oggetto delle sue ispezioni e per questo motivo ha contratto un tumore ai linfonodi contro cui sta combattendo, sottoposto ad un trapianto come ultima spiaggia per rimanere in vita. Lo Stato, lo stesso Stato che gli ha affidato questo incarico, ora si sta defilando proponendo risarcimenti che sanno di elemosina. Mancini ha collaborato con la Commissione Parlamentare di Inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse e, immediatamente dopo la collaborazione, gli è stato diagnosticato il cancro dovuto a cause di servizio. Nel maggio 2013, Roberto Mancini si è rivolto alla Presidente Laura Boldrini e al Ministero dell’Interno per ottenere un equo indennizzo della malattia. Il Ministero dell’Interno gli ha liquidato 5.000 euro; la Camera dei Deputati neanche quelli.
E’ stata organizzata una raccolta firme e su richiesta della moglie di Roberto, abbiamo inoltrato una lettera alla Boldrini al fine di sollecitare un appuntamento tra lei e gli organizzatori della petizione per la consegna della stessa ma non abbiamo avuto risposta. Abbiamo presentato un’interrogazione su questa incredibile vicenda. Chiedo aiuto a voi perchè Roberto abbia giustizia.
Firmiamo la petizione in suo sostegno e scriviamo alla Presidente Boldrini perchè una volta tanto non faccia la scarica barile ma si assuma UNA responsabilità che la sua carica le impone.” Roberta Lombardi, M5S Camera