L’Italia agli ordini della Merkel

Strasburgo, 24 novembre 2011, la Merkel incontra il premier Monti: “Le misure strutturali previste da Monti sono impressionanti”.
Berlino, 30 aprile 2013, la Merkel incontra il premier Letta: “Do a Enrico Letta il mio più caldo benvenuto. Ci conosciamo già personalmente e ci sono molti motivi per rallegrarci di questa collaborazione che inizia“.
Berlino, 17 marzo 2014, la Merkel incontra il premier Renzie: “Sono molto colpita. Renzi mi ha illustrato un programma di riforme molto ambizioso. Si tratta di un cambio strutturale“.
Renzie ha colpito la Merkel, le ha assicurato che l’Italiarispetterà il “Fiscal compact”, lo so bene“. Il Fiscal Compact significa 50 miliardi di euro l’anno che l’Italia deve tirare fuori dissanguando i contribuenti e devastando le aziende. Renzie ha assicurato alla Cancelliera che gli italiani sono pronti a morire per lei. Renzie non sa di cosa parla e lo fa a titolo personale. Nessun italiano lo ha legittimato con il voto, nessun italiano sarebbe così stupido da andare contro i propri interessi. Come può uno che davanti alla Cancelliera si emoziona come un bimbo al primo giorno di scuola, al punto di non essere capace di abbottonarsi il cappotto, avere le palle di sfidare la Germania per fare l’interesse degli italiani?