L’imprenditore rovinato

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In Piazza Duomo abbiamo incontrato un signore, Enzo Prosperi, a cui chiediamo subito una cosa: chi è e come mai è in Piazza Duomo

Enzo Prosperi
Io sono un imprenditore e amo scrivere sui cartelli che porto davanti a me imprenditore rovinato dalla cattiva politica e dalla giustizia che non è uguale per tutti.
Perché non amo ricordare il passato, voglio solamente dire che avevo due aziende, che ho avuto la sventura di essere truffato da una banda di truffatori, di avere avuto la fortuna di riuscire a raccogliere le prove necessarie per poterli denunciare e quando sono riusciti a denunciarli pensavo di essere stato intelligente e invece questi signori mi hanno dimostrato che erano protetti molto bene politicamente e massonicamente e sono.. Scusate, ho un cagnolino che ha una forza… quindi erano protetti politicamente e massonicamente, molto bene, e hanno pagato il mio Avvocato, il quale mi ha fatto perdere la causa, hanno pagato due giudici, i quali mi hanno incriminato e a mia volta sono diventato un truffatore e quindi quando si cade nella rete della giustizia in questo modo, dovendo scontare del carcere, poi si creano grossi problemi dal punto di vista lavorativo, perché vengono precluse le possibilità di fare dei concorsi, vengono precluse molte possibilità di poter lavorare negli enti pubblici, etc.

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Ci sono un sacco di limitazioni chiaramente. Lei tra l’altro ha scelto una forma di protesta per cui ogni giorno viene qui in Piazza Duomo e vuole presenziare fisicamente proprio, cioè dimostrare a tutti il suo sdegno di essere stato in un certo modo coinvolto in maniera truffaldina da qualcuno.

Enzo Prosperi
Esattamente, io scherzosamente amo definirlo il mio ufficio, ho aperto il mio ufficio qui sul marciapiede davanti alla Rinascente di Milano, in Piazza del Duomo, perché voglio piano piano riuscire a fare capire alle persone che cosa può succedere a essere delle persone oneste.

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Cosa che può capitare a tutti

Enzo Prosperi
Cosa che può capitare a tutti e vorrei essere un monito perché le persone stiano molto attente che questo non succeda, e nel frattempo voglio dimostrare che cosa è diventata la politica, la cattiva politica, in Italia! Io credo che sia al di là della logica politica dovere pensare che mille aziende al giorno chiudano! Perché non ce la fanno a sopravvivere, perché le tasse, tra tasse dirette, indirette, imposizioni, imposte, e via dicendo, superano l’82%.
Io credo che sia una cosa incredibile, soprattutto perché se pensiamo che il nostro paese è un paese ricchissimo di opere d’arte, di cultura, storia, moda, design, potremmo vivere tranquillamente solo di questo e invece questo non viene portato avanti da un certo punto di vista politico, ma si pensa di mandare avanti una nazione solo facendo pagare le tasse! Beh, io credo che neanche i paesi più incivili di questo mondo possano pensare a cose di questo tipo, quindi io cerco di risvegliare la coscienza dei cittadini perché pensino molto bene chi votano e quindi devono abbandonare, per forza, le vecchie forze politiche che sono marce, colluse, delinquenziali, e si affidino a nuove forze politiche, che stanno nascendo in questo paese, che nelle ultime votazioni sono state speranza di questo paese e che però devono sostenere, le devono portare avanti, le devono… devono per forza capire, devono capire!

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Quindi lei dice la politica in questi anni non ha assolutamente sostenuto l’impresa, anzi, al di là dei crediti che le banche non fanno più, quindi ci sia un sistema diciamo europeo, che le condanna le imprese, abbiamo visto che dall’inizio dell’anno, per esempio, ci sono centinaia di imprese che sono morte, fallite, sostanzialmente. Che cosa chiederebbe lei, quindi, tre cose alla politica che chiederebbe immediatamente, come imprenditore, se dovesse anche avviare una nuova attività, secondo lei, che cosa dovrebbe fare?

Enzo Prosperi
La prima cosa che chiederei è di usare la logica, non un discorso politico, in questo momento stiamo parlando di Europa, di Euro, di Imu, stiamo parlando di cose che se ci fosse una scala da uno a 100 secondo me siamo a 60, 70, secondo me in questo momento per poter fare un discorso e riavviare le aziende e il motore economico dell’Italia bisogna partire dall’uno. E l’uno vuole dire usare la logica.
Due vuole dire incentivare il turismo, che di conseguenza porterebbe posti di lavoro. Porterebbe ricchezza e quindi secondo me con un discorso costruttivo di questo tipo si potrebbe riaccendere il motore dell’economia.