La Fiat, i partiti e i miliardi pubblici buttati

“La Fiat lascia Torino e l’Italia, è ufficiale. Nuovo Marchio, nuovo Logo, nuova sede legale in Olanda, nuova sede fiscale a Londra. La politica applaude, si scortica le mani come ha sempre fatto senza farsi e senza fare una semplice domanda: cosa ci guadagna il nostro paese? Visti 0 euro in cambio di tanti tanti soldi pubblici: 7,6 MLD di euro dal ’77 a oggi. Finora abbiamo finanziato lo smantellamento di un’industria, la perdita di posti di lavoro e di diritti. Ma Fiat, o meglio FCA, si sa, è votata solo al profitto. Dobbiamo guardare a chi glielo ha permesso? Chi glielo ha permesso è la Politica. Fassino, Chiamparino, Cota… a Torino c’è il Pd, in Regione l’alternanza di PD-Lega-PDL, così come i governi nazionali degli ultimi 20 anni. Un po’ di dichiarazioni:
Pronto ad allearmi con Marchionne” (Fassino, 2007)
Se lavorassi alla Fiat voterei sì al referendum su Mirafiori” (Fassino, 2010)
Sto dalla parte di Marchionne senza se e senza ma” (Renzi, 2011)
Marchionne ha confermato l’italianità della Fiat e il piano di investimenti da 20 miliardi” (Chiamparino, 2011)
Marchionne merita un tappeto rosso” (Chiamparino, 2011)
Dobbiamo fidarci di Fiat!” (Fassino, 2013)
Successi di Marchionne sottovalutati” (Fassino, 2013)
Fiat-Chrysler grande opportunità per Torino” (Fassino e Cota, 2014)
Complimenti a Marchionne” (Cota, 2014)
Con Marchionne a scopone scientifico vincevamo sempre io e Dealessandri” (Chiamparino, la settimana scorsa).
Completamente prostrati ai potenti. Forti coi deboli e deboli coi forti. Tranne che a scopone scientifico”.
Alberto Airola, M5S Senato