Bocchino e Campanella sfiduciati dal territorio

“Le consultazioni nazionali del 24-25 Febbraio hanno portato l’Italia ad un risultato storico. 108 portavoce deputati e 54 portavoce senatori sono diventati per milioni di italiani una rivalsa e una speranza, così come motivo di orgoglio. Tuttavia con estremo rammarico da subito abbiamo constatato la presenza da un lato di quei parlamentari coerenti con i principi fondanti del M5S e con le conseguenti promesse fatte a milioni di elettori, dall’altro un più ristretto gruppo di persone che con quei principi non si sentono in linea e che non perdono occasione per palesare tale dissenso. Di questo secondo gruppo, fanno parte Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino.Sin dalle prime battute della corrente legislatura, i succitati Senatori si sono posti al di fuori delle logiche e dei principi del M5S. Tra le rivendicazioni più insistenti dei due senatori, vi è senz’altro la necessità da parte del M5S di doversi aprire all’accordo con altre forze politiche. Grazie a tale comportamento aperturista i due senatori hanno attirato attorno a sè un certo numero di pseudo-attivisti dell’ultima ora, pronti a cavalcare qualunque tipo di dissenso, nel tentativo di trasformare il M5S allontanandolo dalle sue origini. Per molto tempo il “Grillo Di Palermo” ha subito il comportamento dei due senatori, sperando in una temporanea perdita dell’obiettivo, i numerosi richiami alle ragioni del M5S sono però rimasti inascoltati. Alla luce di queste evidenze il MeetUp “Il Grillo di Palermo” ha deciso di rendere noto che non si riconosce in alcuna misura in Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino, con i quali non intende più collaborare per qualunque attività parlamentare o extra-parlamentare. Il Grillo di Palermo prende inoltre le distanze da qualunque dichiarazione i Senatori in questione possano rilasciare a titolo politico o privato. La stessa posizione del meetup di Palermo è stata presa dai meetup di Bagheria, Termini Imerese, Partinico, Monreale, Cinisi, Capaci e Isola delle Femmine, Piana degli Albanesi, Trapani, Carini.” Il Grillo di Palermo