Lettera di Manuela Corda ai familiari delle vittime della strage di Nassirya

“Desidero con questa mia lettera in primo luogo precisare che le vittime militari e civili morte a Nassiriya sono in cima ai miei pensieri e che sono vicina ai familiari, i quali hanno subìto la perdita di padri, figli e mariti. La mia solidarietà abbraccia anche coloro i quali sono stati spesso dimenticati da uno Stato ipocrita, come Adelina Parrillo, la compagna del regista Stefano Rolla. In occasione del mio intervento in Aula avvenuto martedì 12 novembre non ho fatto alcun elogio del kamikaze ma ho, al contrario, denunciato l’orribile ideologia che, sfruttando la disperazione e l’ignoranza, lo ha portato a trasformarsi in una bomba umana. Sono contraria a qualunque fanatismo e nella mia idea di società, laica e plurale, non c’è spazio per il fondamentalismo religioso e per l’affermazione delle proprie idee attraverso l’uso della violenza. Se le mie parole hanno soltanto minimamente offeso i familiari delle vittime di Nassiriya, chiedo scusa loro perché questo non era in alcun modo mia intenzione. Debbo purtroppo sottolineare come, in questa occasione, da parte dei media sia stato compiuto un uso strumentale delle mie parole. Invece di riportare compiutamente quello che era il mio pensiero, è stata estrapolata la frase incriminata, eliminando la parte che chiariva il concetto che stavo esprimendo, e ci si è costruito sopra il titolo ad effetto. Mi duole dover ravvisare il fatto che, in nome della polemica e delle vendite, si sia voluta compiere un’operazione strumentale che a mio parere costituisce un’ulteriore offesa nei confronti delle vittime e di voi familiari.” Manuela Corda, M5S Camera