L’EXPO e la truffa del lavoro

La denuncia Silvana Carcano in Regione Lombardia
(03:22)

“La mozione proposta dalla lista Maroni e Lega nord vorrebbe farci credere che Expo 2015 risolverà tanti problemi occupazionali. Pura ipocrisia! Le principali cause della disoccupazione, di cui sono responsabili le amministrazioni regionali di questi anni, sono il fallimento del modello economico. la corruzione e la criminalità organizzata. È ipocrita pretendere di migliorare la situazione senza risolvere le infiltrazioni della criminalità organizzata e senza un modello economico alternativo. Su entrambi i fronti la Lega (e tutto il cdx) ha dimostrato di adeguarsi a comportamenti che hanno favorito la corruzione e la presenza della criminalità organizzata in tutta la Lombardia. L’esempio peggiore di questa disfatta è Expo 2015, una Waterloo annunciata. Dal 2008 i politici di diversi livelli istituzionali sono impegnati a rincorrere le poltrone, da Glisenti, a Stanca (quello dei doppi incarichi e dei superstipendi). Per almeno un anno Expo ha perso tempo sulla proprietà del sito. Nel 2010 è arrivato Sala che fino al maggio 2013 non ha potuto intervenire perché il commissario generale era Formigoni nonostante le indagini in corso.
Quale occupazione è generata da Expo?
Iniziamo dai due appalti principali, già assegnati, il primo riguardante la rimozione delle interferenze e il secondo la realizzazione della cosiddetta “Piastra”. In entrambi gli appalti la piovra ha allungato i tentacoli (nel primo caso, il subappalto affidato da CMC a Pegaso, rimossa dal subappalto. Nel secondo caso, la capofila dell’ATI, la Mantovani SPA, indagata dalla procura di Caltanisetta per rapporti con la famiglia Madonia. Che occupazione ci aspettiamo da una situazione simile?
L’altro settore che dovrebbe generare occupazione è legato alle opere infrastrutturali connesse ad Expo. Sappiamo bene che il settore del movimento terra è in mano alla criminalità organizzata. Che occupazione da questo settore?
L’ultimo settore occupazionale è quello che nasce con il Protocollo del Sito Espositivo firmato a fine luglio tra Expo e le Organizzazioni Sindacali. La tipologia prevalente di lavoro sarà quella dell’apprendistato: contratti a termine della durata di 7 – 12 mesi. I numeri parlano da soli: 340 apprendisti, 195 stagisti e 18.500 VOLONTARI!
L’occupazione non nasce dalle grandi opere, ma da politiche che stimolano la cultura, il piccolo commercio, l’artigianato, il patrimonio artistico, musicale, creativo, della R&S, della scuola pubblica, dell’autosufficienza energetica. Da politiche che concepiscono Expo in maniera diffusa e sostenibile, per valorizzare le cascine diffuse in tutta la Lombardia, la realizzazione di piste ciclabili e di percorsi naturalistici, ambientali e culturali di alto profilo educativo. Che decongestionerebbero il traffico evitando la violenza derivata dalle opere concentrate nel nord Milano e che avrebbe generato sì occupazione di qualità rispetto ai 18.500 volontari.” Silvana Carcano, M5S Lombardia