1 italiano su 8 non mangia

Sono 8 milioni gli italiani che vivono al di sotto della soglia di povertàGian Maria Fara, Presidente Eurispes

La Grecia è arrivata anche qui, nella provincia di Roma. Ho appena sentito la mia Amica al telefono: è disperata. Stamane ha mandato i 4 figli a scuola senza merenda. Sola con 4 figli da sfamare. L’assistente sociale le ha detto che loro non possono far nulla, il comune è senza soldi. Le danno una specie di sussidio di 300 euro mensili, ma per farle un dispetto glielo versano ogni tre mesi. Stavolta, ancora più in ritardo. E niente sussidio libri. Tutto questo anche e soprattutto perché è una “grillina“. La vedi che va in giro per il paese ad attaccare le locandine, viene a fare volantinaggio con noi mamme dei paesi vicini, lei con in mano i tre più piccoli di 5,8 e 11anni, noi con i nostri. La conoscono tutti per la sua energia. Ma è magra come un chiodo e ha una scarpa rotta. Ma una Dignità che farebbe tremare i Potenti del Mondo. “Dai, Glo’ che dobbiamo organizzare l’evento con Vignaroli, Ruocco e Di Battista” e poi corre ad impegnarsi l’oro per far cenare i figli. Ma alle manifestazioni è lei quella che porta più in alto la bandiera a 5 Stelle! Ma al Comune non ci stanno. Questa “grillina” la devono proprio “piegare“. Spendono milioni di euro per la raccolta differenziata e per far lavorare all’Isola Ecologica le parenti e amiche degli assessori. Ma lei, no, non c’è lavoro. Lei resta sempre fuori: vogliono vederla mendicare ed invece i suoi bambini sono puliti, composti e anche nutriti. Finora. Oggi mi ha detto: “A tutti è arrivato il sussidio, tranne a me. Non mi aiutano perché sono un’attivista del Movimento5Stelle, ed io non chiedo nulla che non sia nei miei diritti. Questa gente va denunciata per mancata assistenza a minori. E venissero a dire che non hanno soldi, qui danno i contributi e il lavoro a chi vogliono loro. L’amministrazione comunale ci sta affamando.” Alle ultime elezioni regionali eravamo insieme rappresentanti di lista e fuori dai seggi un consigliere comunale le disse davanti a me: “Stai attenta, che ti mandiamo noi il controllo…“. In realtà intendeva dire: “Non rompere troppo le scatole che ti mandiamo l’assistente sociale e ti facciamo levare i figli“. Stamane la mia amica era disperata. Vedere i propri figli che vanno a scuola senza merenda è uno strazio per qualunque mamma. E non parliamo della cena. Per dignità non ce l’aveva mai detto. Ora LO STO GRIDANDO io PER LEI. Dal web spesso si sente ripetere la frase di Beppe “uno vale uno“. Tutti si riempiono nelle chat di questa regola, che ognuno interpreta come gli fa comodo. La mia Amica tra le lagrime oggi mi ha detto: “Noi che andiamo a far volantinaggio al mercato con i nostri figli attaccati alla gonna; che mettiamo i nostri bimbi a letto e poi scendiamo in piazza con le bandiere a 5 stelle; noi madri e padri che nonostante tutto facciamo Movimento e non molliamo. Ecco, vorrei dirlo a tutti: “Uno vale uno: ma de che?” Uno vale uno: quando c’è e fa, ma chi resta a casa o dietro un pc a parlare di aria fritta, vale meno di zero“. E la mia Amica ora vale 1000.” Gloria Rossi, Meetup 5 Stelle in Movimento Palestrina (Roma)
PS: Cerchiamo un lavoro dignitoso per la nostra Amica. Zona Roma Sud/Est. Astenersi perditempo e illusionisti della politica. Grazie.