I lupi alle porte

La favola di Esopo del lupo e dell’agnello rispecchia con fedeltà l’Italia. Un pretesto, un alibi, una motivazione artificiosa e il cittadino viene divorato. Non c’è alcuna razionalità nelle ragioni che lo Stato, incarnato dai governi dei partiti, usa di volta in volta per spiegare il suo comportamento. E’ solo una questione di rapporti di forza rivestiti di velluto. Se hai pagato tutte le tasse (per un piccolo imprenditore arrivano al 70% come in uno Stato sovietico), non sei ancora fallito, hai rinunciato alle vacanze, hai pagato in anticipo l’IVA e il presunto (molto presunto) reddito del prossimo anno e aspetti dei pagamenti da parte dello Stato puoi trovare alla tua porta gli emissari di Equitalia che ti chiedono conto delle spese sostenute con il redditometro. Dove hai trovato i soldi per la nuova auto? Chi te li hai prestati? La retta della scuola di tuo figlio? L’abito nuovo? Dimostralo! DIMOSTRALO! EVASORE CONFESSA!!!
Stalin e Berija erano più onesti, ti divoravano vivo, ma senza accampare scuse di democrazia e di equità. Manca ogni presupposto di uguaglianza e di reciprocità tra Stato e cittadino. Voglio essere io a sapere come lo Stato spende i miei soldi, non lo Stato a sapere come spendo gli spiccioli che mi sono rimasti in tasca. Questi, caro Befera, sono cazzi dei cittadini altrimenti siamo a tutti gli effetti in una dittatura fiscale. Lo Stato mi deve dei soldi, allora non pago le tasse fino a quando andiamo a pari, come tra aziende, tra persone civili. Ho risparmiato per anni e tenuto i soldi in una cassetta di sicurezza e mi compro un piccolo appartamento? Non devo dimostrare nulla a nessuno se ho pagato le tasse. Perché anticipare l’IVA se non incasso la fattura e perché anticipare i redditi futuri su cui neppure Nostradamus avrebbe alcuna sicurezza? Mentre il lupo ci divora riesce persino a inquinare l’acqua che beviamo. Esopo è stato ottimista. I costi dei servizi municipali, acqua, luce, gas, rifiuti sono diventati insostenibili. Costano più dell’affitto. Questo lupo ha una fame insaziabile. Bisogna metterlo a dieta, abolire il redditometro, abolire Equitalia, ripristinare un rapporto di eguaglianza tra Stato e contribuente. In bocca al lupo! Crepi!

Esopo. Il lupo e l’agnello.
Un lupo vide un agnello vicino a un torrente che beveva,
e gli venne voglia di mangiarselo con qualche bel pretesto.
Standosene là a monte, cominciò quindi ad accusarlo
di sporcare l’acqua, così che egli non poteva bere.
L’agnello gli fece notare che, per bere, sfiorava appena l’acqua
e che, d’altra parte, stando a valle non gli era possibile
intorbidire la corrente a monte.
Venutogli meno quel pretesto, il lupo allora gli disse:
<< Ma tu sei quello che l'anno scorso ha insultato mio padre ! >>
E l’agnello a spiegargli che a quella data non era ancora nato.
<< Bene >> concluse il lupo, << se tu sei così bravo a trovare delle scuse, io non posso mica rinunciare a mangiarti. >>