“Noi lavoriamo 18 ore al giorno in un Palazzo purtroppo esautorato, un Parlamento che così come sta lavorando negli ultimi 20 anni non serve a niente. Non decidono i cittadini, decide solo il governo. Noi non ce la facciamo più: lavoriamo come pazzi e non cambia nulla in questo Paese. Non si fa mai una legge sul conflitto di interessi, il reddito di cittadinanza. Ci dicono che non ci sono i soldi e invece i soldi ci sono e se li rubano. Questa è la verità. E adesso il problema è Beppe Grillo che usa da sempre gli stessi identici toni? Questa roba è intollerabile. Beppe Grillo è sempre lo stesso e se siamo qui dentro è anche grazie a questi toni fatti, non di odio, ma di rabbia, di giusta rabbia, di incazzatura: perchè siamo incazzati. Noi siamo arrivati qui per provare a cambiare le istituzioni, ma è incredibile come si è incancrenito questo sistema. Vogliamo cambiarlo questo Paese ma le persone che lo manovrano non lo permettono: sono quelle 5 – 6 persone che utilizzano i decreti legge e rendono il Parlamento un’istituzione inutile. Questo ha detto Beppe in quel famoso post “La scatola di tonno è vuota“. Vogliamo dargli torto? Stiamo vivendo in una “dittatura” governativa dove il governo fa leggi e decreti quando la Costituzione dice che l’attività legislativa spetta al Parlamento.
La Gambaro dovrebbe ricordarsi che prima di essere una senatrice è una cittadina con l’elmetto che è stata mandata qui dentro da 9 milioni di persone per cambiare quest’Italia. Certe persone se non condividono una battaglia democratica e non violenta (noi siamo gandhiani) si escludono da sole. O capiscono che i “nemici” sono altri, è questo sistema colluso con la mafia oppure non se ne esce. Se non capiscono questo per me si autoescludono.” Alessandro Di Battista, M5S Camera