No tengo dinero

No tengo dinero. Le panzanate elettorali di Berlusconi sull’IMU, che dovremo comunque pagare, le fandonie del Governo sull’Iva, che crescerà comunque di un punto, e sulla riduzione delle tasse, che aumenteranno a livello locale, dicono una cosa sola: le casse sono vuote. Capitan Findus prende tempo, spera che passi la nottata, ma non c’è nessuna alba ad aspettarlo. I dati economici sulla disoccupazione e sulle imprese sono terrificanti, ripeterli come una giaculatoria è ormai irritante, ha un sapore di cose dette e stradette. Provoca frustrazione. Mentre il Paese affonda pdl e pdmenoelle, dopo aver occupato tutte le poltrone, anche quelle dell’opposizione con Sel, Lega e Fratelli d’Italia, immensa presa per i fondelli dell’elettore, si baloccano con il semipresidenzialismo alla tedesca e il doppio avvitamento carpiato con premier alla francese, con riforme costituzionali indifferibili, legge elettorale che non può più attendere (e infatti è la stessa dal 2006 con buona pace di Napolitano). Discutono ogni giorno di temi che non sono prioritari. La priorità in questo momento è coniugare il pranzo con la cena, pagare l’affitto, le spese sanitarie. A Bologna molti bambini non hanno da mangiare e aspettano la mattina la scuola, la mensa scolastica, per sfamarsi. Questa è l’Italia, non quella dipinta da partiti nelle conferenze, nei seminari, nelle dichiarazioni inconcludenti. Siamo in piena emergenza e ci dicono che “Bisogna dare delle risposte al Paese” senza però fare nulla. Di tagli non se ne parla, dalle province, alle auto blu, a un taglio dei vitalizi, delle doppie e triple pensioni, della burocrazia che uccide le imprese. L’unico taglio è sulla povera gente, sui servizi sociali, sugli asili, sui trasporti, sulla sanità. Nessuno si pone il problema del debito pubblico, di come fermarlo prima che ci trascini a fondo, nessuno ipotizza la sua ristrutturazione, che presto o tardi sarà obbligatoria, con il deprezzamento dei titoli pubblici, nessuno impone come centrale nella politica europea gli eurobond per ripartire su base comune i problemi economici nazionali, forse l’unica possibilità di rimanere nell’euro. Si discute di tutto per non parlar di niente. Leggi anti corruzione per recuperare 100/120 miliardi? Leggi per tagliare costi inutili dello Stato, a iniziare dai costi superflui della politica pari a 16 miliardi all’anno? Leggi per recuperare decine di miliardi restituendo allo Stato la gestione delle concessioni, a iniziare dalle autostrade? Nulla di nulla. Il M5S propone ogni giorno questi temi in Parlamento nel silenzio dei media foraggiati dai partiti. Quante leggi ha approvato il Parlamento negli ultimi anni? Il M5S non resterà a guardare. Uscirà sempre più dal Palazzo per informare, per ascoltare, per condividere. Cittadini tra i cittadini.

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