Italiani brava gente

di Diego Cugia
Noi italiani siamo teatranti per natura, abbiamo il colpo di scena incorporato, per noi tutto è possibile ma non è vero nulla, e le solenni decisioni assunte a pranzo svaniscono dopocena in un gorgoglio di risate e bollicine di lambrusco. Mi fa quasi tenerezza che il più teatrante di tutti, Beppe Grillo, ci abbia presi maledettamente sul serio. Perché noi siamo teatranti ma anche molto pragmatici. Finché la rivoluzione si fa con un colpo di tweet siamo i campioni del mondo, ma se al terzo tweet ancora non si magna stiamo già banchettando col nemico. Siamo fatti così, giudicarci è vano, l’immoralità è il nostro costume di scena e dalla coerenza ci salvi Iddio. Grillo era il nostro perfetto Napoleone. Ci faceva ridere, ci faceva amaramente pensare a come siamo ridotti, e ci faceva sentire imperatori. Con i suoi stivali abbiamo preso a calci in culo la politica, che odiamo solo perché ne invidiamo i privilegi. Veder magnare gli altri ci turba. Bella. È stata una commedia all’italiana come non se ne fanno più. L’abbiamo eletto perché siamo fatti così, siamo un popolo fuori di testa, ci piace chi grida più forte. Ma schiamazzare stanca se poi non accozziamo il pranzo con la cena. Volevamo Napoleone Grillo al governo. Ma come poteva Grillo allearsi con il Pd dopo averlo fatto a pezzi in campagna elettorale? Non avrebbe potuto in nessun paese del mondo, ma in Italia sì. Non lo dico io ma lo schifo in persona, e cioè il Pd alleato con Berlusconi. Un colpo di teatro senza dignità come un calcio sotto la cintola. Grillo avrebbe potuto risparmiarci questa farsa? Certo che sì, sporcandoci di meno, (e non facendoci nuotare nel fango con i maiali), perché la politica senza compromessi non è stata ancora inventata e in Italia nessuno ha tempo di pazientare fino al giorno in cui il M5S avrà “il cento per cento dei consensi“. Grande battuta da ritwittare, roba da Spinoza, satira a cinque stelle. Supponevo che solo Crimi ci avrebbe creduto. Invece mi sa che ci aveva creduto pure lui, l’imperatore dei teatranti in persona, come un adolescente qualsiasi. E questo è imperdonabile. Perché noi amiamo Belzebù e i mezzi angeli ce li facciamo arrosto con patate. E anche ieri abbiamo magnato.” Diego Cugia