La burocrazia che strangola i diritti

“Un vero e proprio dramma è andato in scena a Pirri in via Segni 41. Abbanoa ha staccato l’acqua a un malato di tumore al pancreas, invalido civile al cento per cento. Una storia davvero emblematica e inquietante, quella che è stata denunciata dall’associazione Casa dei Diritti, che si è rivolta per la tutela legale di questo caso all’avvocato Renato Chiesa. L’invalido di 56anni, A.O., ha assoluta necessità di utilizzare l’acqua trovandosi in una condizione sanitaria a dir poco precaria, ma a quanto pare la burocrazia strangola anche i diritti più elementari. L’uomo ha raccontato di non avere mai ricevuto avvisi di pagamento. Secondo la società che gestisce il servizio idrico invece ci sarebbero diverse bollette mai pagate, da qui la decisione. E’ corretto interrompere un servizio così essenziale? E’ giusto farlo a una persona gravemente malata? Il presidente dell’associazione Casa dei Diritti spiega: “Presenteremo subito un ricorso d’urgenza in tribunale e un esposto alla Procura contro eventuali reati. Inoltre ci risulta dalla convenzione tra Abbanoa e Autorità d’Ambito che l’ente gestore possa procedere per il recupero dei crediti in termini generici, ma non effettuare un atto arbitrario sospendendo un servizio fondamentale come l’acqua. Staccare l’acqua a un malato di tumore al pancreas invalido al cento per cento significa quasi ucciderlo. L’utente da quanto ci risulta non ha mai ricevuto alcuna bolletta e si è visto poi recapitare a dicembre, sotto Natale, una richiesta di pagamento di ben undicimila euro. Una doppia beffa a cui si aggiunge adesso anche il danno vero e proprio”. Segnalazione da Castedduonline