I saggi vogliono i finanziamenti ai partiti

La montagna dei saggi ha partorito il topolino delle ovvietà e delle contraddizioni. Nell’attesissima relazione a Napolitano i saggi hanno incredibilmente riscontrato che la pressione ficale è troppo alta, che la riforma Fornero va rivista e che lo Stato deve pagare le imprese in 30 giorni. Si sono accorti che le retribuzioni dei dirigenti pubblici sono eccessive e che serve una nuova legge sul conflitto di interessi (proposta del saggio Violante?). Si sono stracciati le vesti per i raggiri ai referendum e dicono che deve essere vietato “ripristinare la norma abrogata e comunque aggirare il risultato referendario“. Non a caso precisano che il finanziamento pubblico ai partiti è “ineliminabile“, nonostante sia stato eliminato proprio da un referendum del 1993, puntualmente raggirato l’anno successivo.