Passaparola – Pizzarotti e l’inceneritore di Parma

Pizzarotti e l’inceneritore di Parma
(55:00)

Che cosa fare con un impianto, come dire, in questo stato di avanzamento di costruzione? Noi abbiamo seguito diverse strade.
Inizialmente abbiamo verificato quale fosse il percorso di affidamento dello smaltimento rifiuti di Parma e provincia, con Iren, con l’impianto di incenerimento che veniva messo a valle di tutto quello che è la raccolta dei rifiuti. I nostri tecnici si sono documentati circa la scadenza di affidamento che, dal nostro punto di vista, non era del dicembre 2014, ma dell’ottobre 2012. Dico il nostro punto di vista perché tanti altri enti si sono espressi con date diverse: l’organismo che doveva decidere ha detto che era giusto dicembre 2014, la Regione ha detto un’altra data ancora. Adesso grazie alla nostra inchiesta, grazie al nostro lavoro, è iniziato il percorso che porterà tutto il sistema rifiuti della provincia di Parma ad andare a gara con un bando europeo, e lì si potranno inserire dei criteri anche di merito sulla gestione dei rifiuti. Federico Pizzarotti

Claudio Messora di Byoblu intervista il Sindaco M5S Federico Pizzarotti sulla questione dell’ inceneritore

L’iter autorizzativo di costruzione dell’ inceneritore (espandi | comprimi)
Claudio Messora: Federico Pizzarotti, il primo sindaco a 5 Stelle di un grande comune come Parma. Grandi onori, grande prestigio, grandi rogne. Una campagna elettorale all’insegna di “col fischio che faremo l’inceneritore”, adesso però in giro si dice che questo inceneritore si farà, e quindi questo fatto ti viene addebitato: fai le promesse e elettorali e poi non le mantieni.
Sindaco Pizzarotti: È come viene anche posta no? Perché giustamente da tutta Italia non possono conoscere la problematica della nostra città e del nostro inceneritore, del suo percorso, che arriva da molto lontano, da molto prima che ci fossimo noi, perché parte dal 2005 tutto l’iter. Quindi se potessi riassumerla non è con il fischio che noi lo faremo, ma con il fischio che noi lo vogliamo, perché il punto era che la costruzione era già iniziata nel 2010. Quando siamo arrivati al governo di questa città l’inceneritore era già al 70%, quindi la nostra battaglia e il nostro intento è il fermarlo, non è il farlo partire, perché era già partito. La cittadinanza di Parma aveva già cercato di volersi esprimere nel non volere un impianto di questo tipo, c’era stato un coordinamento che aveva creato una richiesta di referendum, che poi era stata bocciata dall’allora Affari Istituzionali del comune di Parma. Quindi destra e sinistra, insieme, avevano detto che quel referendum non poteva essere accolto: già al tempo era stata negata la possibilità di esprimersi, cioè se l’impianto fosse o meno voluto dalla cittadinanza.

L’inceneritore e i livelli di emissioni (espandi | comprimi)
Claudio Messora: Senza cassonetti significa che io ho la mia spazzatura, me la differenzio e metto i sacchi …dove? Davanti al palazzo?
Sindaco Pizzarotti: Esatto, dipende se sono esercizi commerciali in sacchetti, ma se sono appartamenti il contenitore, quindi o condominiali o di singoli appartamenti, che metto fuori due volte la settimana e mi vengono ritirati, quindi anche con una comodità in questo senso e un controllo di separazione.
Ma dicevo la tariffa puntuale permetterà a chi differenzia meglio, a chi produce meno rifiuti, di essere premiato, perché pagherà meno.
E in un momento di crisi come questa le imprese, i piccoli negozi, gli esercizi commerciali come ristoranti e bar, ne avranno un grande beneficio, però questo andrà a beneficio di tutti, perché meno rifiuti vuole dire meno smaltimento e vorrebbe dire in tutti i casi meno incenerimento.
Mentre il modello che dicevo prima o si avvierà allo spegnimento, perché non sarà alimentato, quindi come diciamo noi lo affameremo, o se il modello cambierà verranno importati rifiuti, contro tante promesse fatte da altri amministratori, che volevano tranquillizzare i cittadini dicendo saranno solo i nostri, serve solo alle nostre esigenze.
Io dico che questo forse ci riserverà delle brutte sorprese in futuro

Non si abbandona mai una battaglia che si ritiene giusta (espandi | comprimi)
Claudio Messora: Un’altra cosa che ti addebitano è di avere portato avanti politiche di tassazione che in alcuni casi hanno svantaggiato alcune fasce di cittadini a discapito di altre.
Sindaco Pizzarotti: Questo inevitabilmente è una conseguenza dei debiti di cui parlavamo, noi con l’Imu e l’IRPEF al massimo, quindi senza anche qui distinzione, per noi è anche un impegno e responsabilità che sentiamo tutti i giorni, con le tasse al massimo noi riusciamo a compensare, quindi anzi ci mancano due milioni di Euro, ma a compensare quello che prima erano il 2011 i contributi dello Stato, quindi lo Stato ha calato di trenta milioni i contributi verso il comune di Parma, ma come tutti gli altri Comuni, e quindi le tasse compensano, non ci danno maggiore ricchezza, non ci servono per pagare i debiti, compensano quello che non arriva dallo Stato.
Quindi noi manteniamo in equilibrio un Comune cercando quindi di limare in quei servizi che erano o di eccellenza, che tutti siamo contenti quando abbiamo un servizio in più, ma se ce lo possiamo permettere.
Quindi la scelta che abbiamo fatto, anche per l’aumento delle rette, che è stata una cosa fortemente criticata, anche soprattutto dalle famiglie, il tema quale era? Mancava al bilancio degli educativi un milione e mezzo di Euro.
Quindi la scelta era tagliare i servizi, quindi posti nelle scuole, asili, per un milione e mezzo di Euro…

PS: L’iniziativa “Parlamento Pulito comincia da qui” sta per concludersi. Cercavamo: assistenti di segreteria, assistenti legislativi, direttori amministrativi e revisori dei conti. Abbiamo ricevuto ad oggi più di 18.000 curricula e vi comunichiamo che domani, martedì 12 marzo ore 12,00, chiuderemo la casella di posta che in questi pochissimi giorni è stata inondata dalle vostre mail. Nei prossimo giorni ci metteremo al lavoro per selezionare quelli più in linea con le nostre esigenze. Vi ringraziamo per l’adesione.