Passaparola – Un’altra Europa è possibile – Paolo Becchi

Un’altra Europa è possibile
(15:00)

>>> Oggi, 29 gennaio sono a Catanzaro, piazza Prefettura, ore 17, e a Reggio Calabria, piazza Duomo, ore 21. Domani 30 gennaio sarò a Messina, Ragusa e Catania. Seguite le dirette su La Cosa! >>>

“Se dobbiamo rispettare gli accordi sottoscritti con il Fiscal Compact e con il meccanismo di stabilità economica europea, se dovessimo adempiere a tutto quanto è prescritto da questi patti, noi e forse due generazioni di italiani si troverebbero con l’acqua alla gola.
Non credo di essere l’unico euroscettico, né in questo Paese né al di fuori di questo Paese, ormai molti, anche coloro che continuano a sostenere la necessità dell’Euro, sono pronti a riconoscere che il modo in cui è stata gestita l’introduzione nostra nell’Euro è stato del tutto sbagliato anche dal punto di vista economico.” Paolo Becchi

Il Passaparola di Paolo Becchi, Professore ordinario di Filosofia del Diritto presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Genova.

Meglio una fine spaventosa che uno spavento senza fine (espandi | comprimi)
“Sono Paolo Becchi e saluto tutti gli amici del blog di Beppe Grillo, alcuni forse mi conosceranno già, ho avuto il piacere e anche l’onore di scrivere qualche pezzo già sul blog.
Io sono un professore, insegno all’università filosofia del diritto e mi occupo di temi di bio etica, in particolare di bio etica medica.
Sono stato credo il primo a parlare di un colpo di stato sobrio in Italia, quello realizzato appunto con la caduta del governo Berlusconi e l’instaurazione di un nuovo governo, il governo presieduto da Monti e voluto dal Presidente della Repubblica.

La rinazionalizzazione della banca nazionale (espandi | comprimi)
E’ stato richiamato a salvare le sorti del Paese un banchiere di Bruxelles, nominato in quattro e quattr’otto senatore a vita, quando non c’era bisogno, sto parlando di Monti, affinché facesse uscire il Paese dalla crisi.
Monti ormai si è schierato politicamente e si va alle elezioni politiche, però ripeto, questa è la parte conclusiva di un anno che ha visto un governo tecnico