La torta che non c’è

“I lavoratori produttivi del privato sono in enormi difficoltà. Molti hanno chiuso, fallito, delocalizzato e sono rimasti così in un numero minore a dovere mantenere uno Stato parassita sempre più costoso. L’Italia opera infatti per mantenere tutti i costi parassitari dello Stato: mantenere enormità di politici dirigenti statali, consulenti statali, malespese, pensioni d’oro, enti stracostosi e improduttivi. Opera per continuare a stratassare e vessare i pochi lavoratori produttivi rimasti. Cittadini produttivi impoveriti ed indebitati, stratassati e vessati, disoccupati, sottoccupati, mobiilitati, cassintegrati, licenziati, non pagati, vessati da banche ed Equitalia, con le case sequestrate, senza lavoro, senza protezioni, con clienti e Stato che non pagano. Resteranno solo i vari banchettatori dello Stato, in una economia completamente improduttiva, a litigare per dividersi una torta che non ci sarà più.” roberto d’iseppi, verona