Trenitalia umilia i disabili

Il Programma del MoVimento 5 Stelle per i Trasporti si trova qui.
“Mi chiamo Francesco Canale, e sono un artista “diversamente abile“. Qualche giorno fa mi trovavo a Piacenza. Avevo un assoluto bisogno di salire su un treno regionale per Alessandria. Il treno in questione era perfettamente attrezzato per disabili. Nonostante ciò, però, non potevo salire sul convoglio. Vi starete domandando perchè. Perchè quel convoglio, UFFICIALMENTE, risulta NON ATTREZZATO. Viaggiando spesso in treno mi ero già accorto di questa situazione, ma mai avevo sperimentato in prima persona gli effetti nefasti che può provocare. Il 90% dei treni locali risulta NON ATTREZZATO. In realtà, molti di essi girano con vetture perfettamente attrezzate. Vetture che però i disabili non potranno utilizzare mai, perchè dai sistemi computerizzati di Trenitalia non risultano presenti. Il motivo principale di questo spreco gravissimo mi risulta ignoto: azzardo l’ipotesi che, non potendo garantirle su ogni corsa, o dovendo spostarle da una corsa all’altra per motivi logistici, Trenitalia non si voglia prendere lo “sbattimento” di dover segnalare ogni giorno su quali corse siano presenti e su quali no. Mettendo che i treni locali sono tutti (o quasi) non attrezzati, si risolvono il problema senza troppe complicazioni. A parte che è assurdo che, ancora oggi, nel 2012, ci siano treni non attrezzati per disabili. Ma ancor più grave è che ci siano treni attrezzati che i disabili non possono prendere. Trenitalia DEVE assolutamente trovare una modalità per risolvere questa problematica. Si prendano la “fatica” di segnalare ogni volta TUTTI i treni locali attrezzati, oppure si organizzino per far sì che le vetture attrezzate vengano poste ogni volta sulle medesime corse. Uno spreco del genere è inaccettabile! Prima di pensare ad opere faraoniche e inutili come la Tav, si pensasse a risolvere situazioni come queste. Sulla questione della Tav ci sono in ballo milioni di euro, su queste invece c’è in ballo la dignità e i diritti delle persone. C’è in ballo, sopratutto, la Costituzione che, all’articolo 3, recita così: “E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Francesco Canale