La pubblicità Mc Donald’s sui libri di scuola

Il Programma del MoVimento 5 Stelle per una pubblica Istruzione accessibile a tutti si trova qui.
“Qualche giorno fa ho accompagnato per la prima volta mio figlio alle scuole medie. La mia attenzione è caduta quasi subito sul libro di Tecnologia, per via del sottotitolo: “Materiali Settori produttivi Energia“; non ricordo di aver avuto una materia simile. Inizio a sfogliare il libro, vedo un sacco di belle illustrazioni, ma poi m’imbatto nella pagina che non t’aspetti, che non potevo proprio metter in conto di trovare, nel 2012, nella scuola pubblica di mio figlio, all’interno di un libro costato 21.50 euro dei 300, circa, spesi in libri.
Domanda: quand’è successo che il menù di Mcdonald’s è diventato materia d’insegnamento a scuola? Pensavo che la pubblicità nell’editoria scolastica fosse ormai una pratica scorretta archiviata. Trovate altri esempi di pubblicità nei libri scolastici qui. Nel sito dell’Associazione Italiana Editori, esiste un Codice di Autoregolamentazione del Settore Editoriale Educativo che recita testualmente:
Pubblicità commerciale.
42. L’editore si impegna a non inserire messaggi pubblicitari, né espliciti né redazionali, nei libri e negli altri strumenti didattici di adozione.
43. Sono tuttavia ammessi i messaggi relativi a campagne di pubblica utilità, a libri o ausili didattici multimediali complementari al testo o a libri parascolastici.
44. Nei casi in cui l’esemplificazione di messaggi pubblicitari sia necessaria a fini didattici (per esempio nei capitoli sul linguaggio della pubblicità nei testi di italiano e sulla grafica pubblicitaria nei testi di disegno e istruzione artistica) l’editore si impegna a scegliere esempi di pubblicità adatti all’età dello studente e comunque che non stimolino consumi giovanili

Io non so come sia possibile ancora oggi, nella scuola pubblica italiana, ritrovarsi tra le mani un libro scolastico farcito di messaggi pubblicitari in maniera così spudorata.
Il 26 Ottobre a Mantova si terrà il Convegno sulla Didattica Aperta e quest’anno tratterà proprio, come argomento principale, “la produzione di testi liberi ad uso scolatico e verranno affrontati i problemi della paternità intellettuale e del copyleft“. Io ci andrò e invito chi legge a far conoscere quest’appuntamento. Già è difficile accettare l’idea di dover pagare libri che potrebbero e dovrebbero facilmente diventare gratuiti, figurarsi dover pagare per leggere della pubblicità!” Andrea Losi, M5S Carpi