Il caso della centrale del latte di Genova

“La storia della Centrale del latte di Genova, fondata nel 1935, s’intreccia con Parmalat, che la comprò prima del crack finanziario. Dopo la gestione Bondi, nel 2011 Lactalis ha comprato l’intera rete di stabilimenti Parmalat, inclusa la Centrale, promettendo innalzamenti del fatturato…che sono arrivati, insieme ad una leggera flessione del consumo (-1,9%), motivo che induce Lactalis a chiudere lo stabilimento preferendo rifornire Genova con latte dello stabilimento di Bergamo. La provenienza del latte, in realtà, sarà quasi certamente francese, come indicato in un’interrogazione scritta presentata in Senato.L’operazione metterà in crisi la produzione della tipica focaccia col formaggio di Recco, il cui componente principale è formaggio prodotto necessariamente con latte ligure, essendo prodotto Dop. L’Opa di Lactalis su Parmalat si basava su un piano industriale che dichiarava “di far confluire in Parmalat le proprie attività nel settore del latte confezionato“, creando “un campione di rilevanza mondiale con sede, organizzazione e testa in Italia“. Oggi si scopre che il cosidetto “tesoretto” di 1,45 miliardi di euro che Lactalis ha trovato nelle casse di Parmalat servirà per far comprare al gruppo italiano la controllata Lactalis Usa, sanando un buco di bilancio della controllante francese: insomma, i soldi se ne andranno Oltralpe, lasciando in Italia un discreto numero di disoccupati.”
L’intervento integrale, con il comunicato dei dipendenti della centrale del latte, è disponibile sul sito del MoVimento 5 Stelle Genova.