“Caro Bersani” di Piero Ricca

“Va bene, caro Bersani, se permetti, e la Digos non lo impedirà, proveremo a dirtelo in faccia anche noi, come tu hai chiesto ai terribili offensori del web, quel che pensiamo di te e del gruppo dirigente del Pd, limitandoci a ricordare fatti e rivolgervi domande, con molto garbo e sobrietà, come piace a voi. E non sarebbe la prima volta. Scommetto che tu e gli altri – anche se oggi gonfiate il petto contro quei fantasmi di fascismo che vi fanno tanto comodo – vi comporterete come sempre avete fatto: scapperete verso l’auto blu o il ristorante Valtellina circondati da guardie dell’ego sgomitanti e militonti inferociti. Da vigliacchi arroganti quali siete. Vi indispettisce tutto quel che non riuscite a controllare. Avete paura anche del MoVimento messo in campo per esasperazione da un comico (il cui successo elettorale annunciato dai sondaggi non è altro che il prodotto della marcescenza morale e politica in cui siete immersi, ma questo preferite non vederlo) non perché, come ognuno può legittimamente ritenere, sia populista, verbalmente violento o antipolitico – questa è la scusa miserabile – ma perché, che piaccia o no, sta organizzando la prima vera protesta elettorale di massa contro i privilegi e gli interessi ai quali non sapete rinunciare. E questo invece lo vedete benissimo.” Piero Ricca