2013, l’anno dei miracoli

Il 2013 è un anno che vale la pena di essere vissuto. Ci aspettano dolori, ma anche gioie. Dodici mesi vissuti pericolosamente, in cui tutto può succedere, compresi i miracoli. Un anno mezzo pieno per gli ottimisti.
Nel 2013:
1. Napolitano si ritirerà a vita privata, questo è un fatto incontrovertibile. Dopo sette anni non moniterà più. Si godrà la sua pensione con la nostra benedizione
2. La nazionale di calcio non parteciperà a Europei o Mondiali. Un’estate di quiete senza calciatori milionari esibiti come un trofeo dalle Istituzioni, portati ad esempio dell’Italia che funziona (sic)
3. Rigor Montis, se non tradirà la parola data, non si candiderà a presidente del Consiglio. Tagli, ritagli e svendite all’asta li farà, se crede, con il suo patrimonio privato, non più con i beni degli italiani
4. Il MoVimento 5 Stelle entrerà in Parlamento con un gruppo di cittadini incensurati
5. I quotidiani andranno in crisi in modo definitivo. Nonostante i 120 milioni di euro di finanziamenti pubblici molti chiuderanno
6. La diffusione dei tablet e dell’Internet mobile consentirà a qualche milione di italiani in più di accedere all’informazione
7. Formigoni lascerà la sedia di presidente della Regione Lombardia scaldata per quasi un ventennio
8. La Tav in Val di Susa sarà abbandonata in modo definitivo dopo le decisioni di Portogallo, Spagna e Francia di non investire più un euro in un’opera inutile e dai costi abnormi
9. Crisi dell’edilizia e arresto della cementificazione del territorio in tutta Italia
10. Fallimento di Expo 2015
Cosa volete di più dalla vita?
Date il vostro voto ai fatti positivi del 2013 nel sondaggio (anche con risposte multiple e aggiungendone altri a vostro giudizio). Quale evento vi fa più godere?