La strage ignorata dei Mapuche in Cile

La strage ignorata dei Mapuche in Cile
(13:56)

Dal Cile di Pinochet poco è cambiato. Semplicemente, non fa più notizia. La popolazione indigena dei Mapuche viene arrestata, deportata, uccisa, senza che nessuna organizzazione internazionale intervenga. I casi descritti in questo post e visibili nel filmato ricordano i tempi del nazismo. Perché nessuno fa nulla? Qual è la posizione dell’Italia nei confronti del Cile?
Per informazioni sulla condizione dei Mapuche in Cile: www.ecomapuche.com

Trascrizione integrale:
Il Carabinero senza mandato (espandi | comprimi)
Jorge Huenchullan, portavoce della Comunità Autonoma Temucuicui, in collegamento telefonico col Blog il 20 aprile 2012: Stamattina ha avuto luogo un’irruzione nella Comunità, durante la quale sono entrati più di 200 poliziotti nel territorio della Comunità. Hanno fatto irruzione in molte case e in molte abitazioni.Ci sono due persone ferite a causa degli spari della polizia. C’è un minorenne di 16 anni (Lautaro Nain, ndr) ferito dai colpi di un’arma da fuoco da parte della polizia. La situazione qui è molto, molto complicata. In questo momento la Comunità è costernata per quello che è accaduto.

Lo Stato ci vuole estinguere (espandi | comprimi)
Jorge Huenchullan, portavoce della Comunità Autonoma Temucuicui, in collegamento telefonico col Blog il 20 aprile 2012.José Llanquileo, portavoce della Comunità Juana Millahual, sul lago Leu Leu
:Non si considera il fatto che ci sono dei bambini che sono quelli che soffrono di più per questa forma di repressione: perché molti dei bambini che ho conosciuto negli ultimi anni, sono bambini che hanno visto come sono stati detenuti i loro genitori, o i loro fratelli o nonni.
Questi bambini quando crescono devono anche loro affrontare e portare avanti questa lotta perché hanno visto così tante ingiustizie nei confronti delle loro famiglie e del loro popolo. Si sta creando una generazione di giovani con un trauma molto forte che è stato causato dalla repressione esercitata dalla polizia nelle comunità.
Inoltre hanno detenuto giovani dai 13 ai 17 anni che sono stati in carcere e ai quali si è applicata la Legge Antiterrorista non considerando le leggi che esistono a livello internazionale che proteggono i diritti dei bambini. Anche in Cile ci sono leggi dello Stato che proteggono i minorenni.
Nel contesto di questa repressione, in alcuni casi la polizia è anche entrata nelle scuole facendo irruzione in maniera violenta. Ci sono bambini che in quei momenti stanno in classe, un gran numero di bambini e ci sono testimonianze degli insegnanti che raccontano questi fatti.