Born in the USA

“Gli italiani pensano ancora di essere nel Paese dei Balocchi, scordiamoci quella spensierata atmosfera che ha ingrossato a dismisura il debito pubblico italiano. Gli USA per quel misero 2% di crescita hanno rinunciato a tutto. Da quasi due anni lavoro negli USA, hanno rinunciato a ferie e ad ogni forma sindacale, gli studenti vivono/lavorano nei supermercati o nei bar per pagarsi prima lo skateboard e poi gli studi, gli anziani in pensione arrotondano con qualche lavoro part-time perchè dopo 40 di lavoro la pensione non basta, gli ingegneri miei colleghi lavorano sapendo che il motto è “Meglio dieci ingegneri in Cina che uno in USA” e ovviamente ti possono licenziare da un giorno all’altro… la serenità che non vogliamo perdere in Italia qui negli USA non esiste già da tempo. Spero solo che l’Italia riesca a trovare un altro modello per la crescità diverso da quello americano meno crudele e più umano.” Lorenzo T., Milano