Come siete buoni, come siamo coglioni!

Nel “Giorno della Civetta” di Leonardo Sciascia, don Mariano Arena così si rivolge al capitano Bellodi: “… quella che diciamo l’umanità… bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, chè la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre…“.
Il Parlamento che ha istituito la “Commissione per la trasparenza ed il controllo dei bilanci dei partiti politici” sull’onda degli scandali che stanno travolgendo i partiti è composto da ominicchi che credono che i cittadini italiani siano in larghissima maggioranza dei pigliainculo. Ci sono i macachi, come Bersani, i lemuri, come Alfano con i suoi occhioni spalancati nel buio e Casini, il bonobo per signore (*). Il Parlamento ha stabilito che la Commissione vigilerà sui bilanci a partire dal 2011, come dire: “Chi ha avuto, avuto, avuto… chi ha dato, ha dato, ha dato… scurdàmmoce ‘o ppassato“. I bilanci precedenti rimarranno di mamma ignota e di padri plurimi come Belsito e Lusi che in realtà fottevano per conto terzi?
I finanziamenti elettorali, spacciati per rimborsi, sono semplicemente una truffa ai danni dei cittadini che li hanno aboliti con un referendum. I soldi vanno restituiti. Chi li ha incassati non poteva non sapere che eccedevano di centinaia di milioni i costi sostenuti in campagna elettorale, come certificato dalla Corte dei Conti. E allora perché tutti i partiti si sono tenuti il miliardo di euro? Qualcuno vorrebbe persino una nuova legge per restituirli… Ci prendono per pigliainculo o per quaquaraquà? Non è necessario fare nulla in più che ridare indietro i soldi con un assegno al Tesoro, come ha fatto il M5S che ha rifiutato un milione e seicentomila euro.
I partiti sono come dei ladri che, dopo aver derubato una banca e colti sul fatto, istituissero in tutta fretta una commissione ad uso dei rapinati per permettergli di controllare come verranno spesi i soldi della rapina. Di fronte alle rimostranze dei derubati, i rapinatori si appellerebbero alla trasparenza pubblicando su Internet l’utilizzo del maltolto. In più rinuncerebbero alla riscossione dell’ultima rata di 100 milioni per qualche mese, lasciandola in una cassetta di sicurezza. Come siete buoni, come siamo coglioni!
(*) senza offesa per le scimmie