La TAV è una montagna di merda

Perché si deve fare la TAV? Ci ho pensato a lungo in questi anni, sin dal primo post pubblicato sul blog nell’ormai lontano 2005 dopo l’attacco della Polizia contro i valligiani a Venaus.
La Tav è un’opera inutile, anche un imbecille, se informato, lo capirebbe. Il costo spaventoso di 22 miliardi a carico quasi completo dei contribuenti (anche il parziale finanziamento della UE deriva dai contributi che versiamo all’Europa). Una linea merci in una valle dove esiste già una linea ferroviaria con un massimo del 50% trasportato rispetto alla capacità effettiva e in costante diminuzione da dieci anni. Un tunnel di 52 chilometri che finirà tra 12/15 anni progettato 25 anni fa dentro una montagna ricca di amianto. Questo in un Paese dove non ci sono i soldi per la sanità, i trasporti locali, la scuola. Un Paese con le pezze al culo che ci spreme come limoni butta nel cesso 22 miliardi per un buco inutile.
Se la Tav è così inutile, vuol dire allora che è molto utile a qualcuno. Se non si può tornare indietro significa che il Sistema non è nelle condizioni politiche, economiche o di legami con la criminalità organizzata per farlo. Qualcuno forse ha già incassato delle tangenti e non è più in gradi di restituirle? Uno si può fare mille domande di fronte a uno scempio di soldi pubblici senza senso apparente. Perché Passera si schiera apertamente per la Tav? Forse IntesaSanpaolo ha degli interessi nell’opera? Che ruolo hanno le banche in questa predazione gigantesca? Passera non è stato eletto da NESSUNO e pretende di dare lezioni di democrazia ai valsusini mentre Rigor Montis fa il palo. Qual è il ruolo della criminalità organizzata in questa torta creata dal delirio della politica? Perché persone della ‘ndrangheta intercettate a Torino hanno detto di votare Fassino sindaco?
Contro i valsusini si è schierato il Potere, compatto, senza vergogna, senza porsi limiti di decenza. Da Libero a La Repubblica, da Belpietro a Scalfari, dalla Lega al Pdl al Pdmenoelle, dalle cooperative rosse di Bersani a quelle bianche di Lunardi. Se perdono vanno a casa, le opere pubbliche utili solo ai partiti alle lobby e al debito pubblico si fermeranno in tutta Italia, dalla Gronda all’Expo di Milano. I partiti crolleranno. Qualcuno forse finirà in galera. La Tav è una montagna di merda e chi la vuole è una guida alpina. Dopo vent’anni sento arrivare una nuova Tangentopoli. Fischia il vento, è il vento caldo della primavera. Loro non si arrenderanno mai. Noi neppure.