La dipendente statale greca

“Proprio ieri l’altro é venuta a pranzo col marito nel ristorante dove faccio il cameriere una signora greca, ci siamo messi a chiacchierare in italiano, le ho chiesto come mai parlasse così bene la mia lingua e si é messa a raccontarmi di avere studiato per 8 anni a Padova dove si é laureata in psicologia. Poi parlando in generale, vista la mia curiosità di sapere come fosse realmente la situazione in Grecia, mi ha risposto dicendo di essere psicologa statale e che fino ad ottobre il suo stipendio era di 1.400 euro, mentre da novembre, senza preavviso, si è abbassato a 900 euri a fronte di un aumento delle ore di lavoro e la perdita di premi o altre forme di agevolazione Bene, anzi male, il suo racconto mi ha perfettamente reso l’idea. Le immagini che vediamo nei servizi dei TG o le notizie dei giornali non spiegano ciò che accade in Grecia, e che presto potrebbe arrivare anche in altri Paesi europei. Italia in testa. Fanculo il governo Monti, la BCE che ce lo ha rifilato, e l’ Europa delle banche, dei grossi investitori e delle lobby! Abbiamo il dovere civico e morale, non fosse altro per istinto di sopravvivenza, di mandarli via tutti. Saluti.”. Donato S., Vienna